Svolta dopo 18 anni sul giallo della morte di Serena Mollicone, la ragazza uccisa ad Arce (Frosinone) nel 2001. La procura di Cassino ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone.

Nel provvedimento depositato oggi c’è “la richiesta di rinvio a giudizio per il maresciallo Franco Mottola, la moglie Anna Maria, il figlio Marco e il maresciallo Vincenzo Quatrale per il reato di concorso nell’omicidio di Serena Mollicone“. Inoltre per il solo Quatrale è stato chiesto il “rinvio a giudizio per istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi” e per “l’appuntato Francesco Suprano per il reato di favoreggiamento”.

Secondo la procura Serena sarebbe stata uccisa “con una spinta contro una porta, data la riscontrata perfetta compatibilità tra le lesioni riportate dalla vittima e la rottura di una porta collocata in caserma” e “la perfetta compatibilità tra i micro frammenti rinvenuti sul nastro adesivo che avvolgeva il capo della vittima e il legno della suddetta porta, così come con il coperchio di una caldaia della caserma“.

In una nota ufficiale la Procura di Cassino ha tenuto a sottolineare: “grazie alla rivisitazione approfondita e sistematica di tutti gli atti procedimentali, svolta con la collaborazione del comando provinciale dei carabinieri di Frosinone, alla riesumazione del cadavere e all’applicazione di tecniche all’avanguardia, sia all’opera della professoressa Cristina Cattaneo, del Labanof dell’Istituto di medicina legale di Milano che del Ris dei carabinieri di Roma, questo ufficio ritiene di aver provato che Serena Mollicone è stata uccisa nella caserma dei carabinieri di Arce“.

Quando fu uccisa, Serena Mollicone aveva 18 anni.

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