Per una città come Roma il trasporto pubblico è un problema grande come un macigno. Negli ultimi tempi sembra che si sia catalizzata sui trasporti della città una sorta di energia negativa fermate della metro chiuse, autobus che prendono fuoco il tutto sempre accompagnato dal folle traffico romano. Oggi l’attenzione si concentra sugli autisti dopo l’ennesima aggressione ai danni di un autista del servizio Atac.

“E’ vergognosa l’aggressione all’autista
dell’Atac a Roma cui va tutta la nostra vicinanza e solidarieta’. La sicurezza di tanti lavoratori dei trasporti e’ ogni giorno a rischio. Bisogna fermare questa escalation di violenza contro chi fa solo il proprio dovere”. Lo scrive su twitter la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, sul pestaggio all’autista dell’Atac a Roma da parte di una banda di giovanissimi teppisti.
“La mancanza di una diffusa cultura sul valore del lavoro, soprattutto tra i giovani, produce questi fatti gravissimi” aggiunge la leader Cisl.

Sono quasi 200 all’anno le aggressioni ai danni degli autisti, per lo meno quelle denunciate senza contare gli insulti, le urla a volte gli spunti e tutto quanto ogni giorno sono costretti a subire durante la normale routine lavorativa.
Anche dalla politica arrivano richieste di punizione esemplare per quanto accaduto come afferma Stefano Pedica del Pd:”Punizione esemplare per i balordi che
hanno aggredito brutalmente l’autista dell’Atac, che era in servizio sulla linea 46. Mi auguro che vengano condannati a pulire per un anno intero tutti i mezzi dell’Atac e a risarcire l’autista e l’azienda. Va data una lezione per il futuro, per evitare che si ripetano episodi analoghi”.

Atac dal canto suo si sta attrezzando per arginare il fenomeno, sembra infatti che verrà istituito un servizio di vigilanza armata a bordo dei mezzi. A settembre l’azienda ha pubblicato un bando di gara “relativo al servizio di vigilanza armata e sicurezza non armata nelle sedi Atac”.

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