“Papà, papà. Perdonami, papà, non volevo. Non mi lasciare, papà, io ti voglio bene”. Queste le ultime disperate parole di D.S. nei confronti del padre morente, pronunciate sotto shock domenica mattina nell’androne del palazzo dove il 41enne Lorenzo Sciacquatori –  durante una colluttazione e dopo aver picchiato ripetutamente madre, moglie e figlia – è stato colpito da un pugno dalla diciannovenne.

Proprio la ricostruzione dettagliata di quanto avvenuto, ha determinato la decisione della Procura di Tivoli di liberare la ragazza dagli arresti domiciliari e di modificare l’ipotesi di reato da omicidio volontario a legittima difesa colposa.

In questo ambito, va segnalato che da quanto trapela dalla Procura stessa si andrebbe configurando sempre più l’ipotesi che si sia trattato semplicemente di legittima difesa e, di conseguenza, si andrebbe verso l’archiviazione del procedimento nei confronti della ragazza.

Da segnalare, infine, che nei confronti dell’uomo, conosciuto per le ripetute violenze, era stata presentata un’unica denuncia dalla moglie per maltrattamenti nel 2014, dopo la quale l’uomo era stato arrestato.

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