Architetti e ingegneri al lavoro sul progetto della Gronda Tiberina. Dopo oltre 20 anni di gestazione pare che ora si faccia sul serio.
La cosiddetta “Gronda” è un tracciato di viabilità alternativa pensato per mettere in connessione l’area industriale tra Fiano Romano, Capena, Castelnuovo di Porto, Riano e Monterotondo, evitando “il miglio d’oro“ della Tiberina, quello dell’area commerciale di Capena, oggi intasato e inquinato dalla polveri sottili prodotte dall’intenso traffico di autovetture e mezzi pesanti.
A coordinare lavori e gare sarà l’Astral la società regionale che gestisce la rete stradale del Lazio. L’incarico è stato affidato lo scorso 18 giugno al termine di un incontro con i Comuni interessati, e l’assessore ai lavori pubblici della Regione Lazio Manuela Rinaldi.
In cassa sono disponibili 12 milioni di euro ereditati da uno stanziamento della precedente Giunta regionale, a cui va il merito di aver tolto dalla polvere, seppur in “zona cesarini” (cioè a ridosso della campagna elettorale per le regionali), il fascicolo Gronda.
Opera attesa da oltre 20 anni
Il primo tracciato risale infatti al 2002 e contava su un finanziamento di 30 milioni. In questi anni sono evaporati 18 milioni ma, come vedremo, probabilmente saranno recuperati. L’apertura dei cantieri è prevista per gennaio 2025. I cittadini hanno chiesto l’opera invano per due decenni senza successo, oggi si corre, almeno così sembra, sotto la spinta delle imprese e l’emergenza dettata dal prossimo avvio operativo dei grandi centri logistici di Castelnuovo e Riano. Cosi va il mondo. E’ proprio nei tratti delle strade provinciali a ridosso dei due poli, infatti che si concentrano gli interventi più significativi.
5 milioni per rotatorie e ampliamento a via Montefiore e Colleverde
Come spiega una nota del Comune di Castelnuovo di Porto: “il fronte principale riguarda l’adeguamento di via di Piana Perina, sul tratto del comune di Castelnuovo, con la realizzazione di una rotatoria all’altezza del pericolosissimo incrocio con via Montefiore che, a sua volta, sarà raddoppiata nel tratto che da Piana Perina va all’imbocco dell’Autostrada.
Inoltre sarà oggetto di risistemazione anche la grande rotatoria per il casello autostradale che subirà adeguamenti al fine di evitare gli ingorghi”.
Via di Piana Perina fino all’incrocio con via di Montefiore invece sarà ampliata e sistemata dal Comune di Riano, che impegnerà parte delle cospicue entrate derivate dalle imposte sulle opere di urbanizzazione per la costruzione del nuovo polo.
Il secondo intervento riguarderà il tratto della provinciale che costeggia il nuovo centro logistico Marr, ormai prossimo al fine lavori. All’incrocio della zona residenziale di Colleverde sarà realizzata una rotatoria con adeguamento del tratto di arteria che arriva alla intersezione sulla Tiberina, risolvendo cosi anche i problemi legati alla precaria accessibilità del nuovo polo produttivo. Questa parte delle opere impegnerà cinque milioni.
Gli interventi a Capena
Gli interventi per la viabilità di Gronda nel territorio di Capena invece prevedono la realizzazione della rotatoria tra via provinciale e via Maleranca, opera attesissima per eliminare uno dei punti più pericolosi dell’arteria che dal bivio va al centro del paese, teatro di ripetuti incidenti gravi e talvolta mortali.
Saranno costruiti due ponti, quello sul Gramiccia porta di accesso al nuovo tracciato per i mezzi provenienti dall’area industriale di Fiano Romano, e il ponte delle Centovalli. In programma anche l’ampliamento di via Calamissura, che sarà però messo in cantiere in una seconda fase utilizzando i proventi dei ribassi di asta per l’affidamento delle altre opere previste.
Restano appese a nuovi stanziamenti la sistemazione di tratti importanti del percorso di Gronda che attraversano principalmente le terre capenati. Cosi invece l’opera rischia di restare a metà una sorta di imbuto con grandi tratti finali ampi e ben fatti al termine di arterie interne poco più grandi di strade di campagna
Rispolverato accordo con Autostrade di 18 milioni
Nel corso dell’incontro, la Regione ha “rispolverato” un accordo del 2011 con Autostrade, allora dei Benetton, disatteso dalla Società e abbandonato alle prime difficoltà, che prevedeva lavori complementari per quasi 18 milioni.
“Gli obblighi allora assunti però hanno ancora validità – spiega il sindaco di Castelnuovo di Porto Riccardo Travaglini – ed Astral si è fatta carico di intervenire per riattivare quell’accordo siglato in sede di conferenza presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Di fatto, nel 2010 fu aperto un casello autostradale a pagamento, senza compensazione alcuna per le comunità.
Ci auguriamo che stavolta, oltre ai nastri, si proceda anche a riequilibrare la viabilità e la vivibilità di questi luoghi”.
Speriamo sia la volta buona, già nel 2021 fu annunciato l’inizio lavori e poi nel 2022. Vigileremo e, nel nostro piccolo, in caso di ulteriori, immotivati ritardi, proveremo ad alzare la voce.
