Ospite alla trasmissione televisiva DiMartedì, ieri sera la virologa Ilaria Capua ha sottolineato alcune delle problematiche di ordine pratico per la cosiddetta ‘fase 2’: “Ci sono nuove categorie a rischio, si deve studiare un metodo che incroci i dati di chi è più esposto con le categorie più forti e le necessità economiche perché non tutti i lavori si possono fare da remoto”.

“Per fortuna la curva sembra stabilizzarsi, è ovvio che è lenta la discesa, dobbiamo avere cautela. Ci sono sciami di virus, non bisogna inseguirlo ma fotografarlo, capendo anche la copertura dell’immunità di gregge“.

Sul caldo che potrebbe rallentare il virus, ipotesi caldeggiata anche da Roberto Burioni, la virologa spiega: “Spero che possa agire ma non lo so. Il virus ha circolato sottotraccia dalla fine di dicembre, anche in Italia, e può ancora succedere per via dell’immunità di gregge e degli asintomatici“.

“Abbiamo avuto un punto di rottura che ha fatto collassare alcune strutture con grandi conseguenze. Ora gli ospedali possono riprendere il lavoro normale perché ci sono tante persone che hanno rimandato interventi anche importanti” conclude Capua.

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