Sindaco Abbruzzetti, iniziamo da due iniziative sociali e culturali che si sono tenute da poco a Riano. Quest’anno avete ospitato una rappresentanza di bambini del Saharawi, i cosiddetti “Piccoli ambasciatori di Pace”. Che tipo di esperienza è stata e come l’ha vissuta la comunità rianese?

Lo scorso 2 marzo è stato firmato un patto di amicizia tra Riano e il popolo Saharawi, allo scopo di rafforzare il sodalizio e la vicinanza alla causa umanitaria di un popolo vittima di continue violazioni dei diritti umani. Costretti ad abbandonare la propria terra per scappare dall’occupazione marocchina, malgrado le difficoltà da affrontare, questa popolazione persiste nella lotta verso il riconoscimento internazionale. Una delegazione di bambini, denominati “Piccoli Ambasciatori di Pace”, con il supporto dell’Associazione “Giro Mondo”, può usufruire annualmente di un permesso di soggiorno in Italia, per mantenere viva l’attenzione verso la spinosa questione. Il nostro paese, quest’anno, ha ospitato i bambini presso i locali della Scuola dell’Infanzia “Centro Urbano”. I piccoli, dopo i necessari controlli medici, hanno esplorato il territorio e le sedi istituzionali, accolti dalla comunità tutta. Ringrazio pubblicamente i miei concittadini per aver favorito questa esperienza, di cui i bambini porteranno un ricordo indelebile.

Quest’anno il Comune di Riano è un ha ospitato, presso la scuola dell’infanzia “Centro Urbano”, una rappresentanza di bambini del Saharawi
Per la cultura, si è chiusa da poco l’edizione 2023 del Teatro nelle Cave. Che tipo di risposta c’è stata da parte del pubblico, considerato che il programma proponeva anche eventi su temi delicati?

Ottima. Le cinque serate proposte quest’anno, all’interno della XVI edizione, hanno ottenuto uno straordinario riscontro sia in termini di consensi che di presenza. Una platea numerosissima ed entusiasta, ha seguito tutti gli spettacoli che si sono contraddistinti per spessore, levatura e qualità. Brecht, Shakespeare, Goldoni e canto lirico: l’Arte, nella sua accezione più nobile, messa a disposizione gratuitamente affinché ci si possa “nutrire” della Bellezza che essa naturalmente dispensa. Il tutto reso possibile grazie alla sinergia tra enti ed associazioni e in un contesto unico, quello delle cave di tufo. Il sito, che caratterizza Riano per l’attività estrattiva, si trasforma, sette giorni l’anno, in una location suggestiva in cui si produce Cultura. Le tematiche del capitalismo e del rapporto “padrone-servo”, delicate ma pur sempre attuali, hanno suscitato riflessioni, con ironia e buongusto. Un pensiero speciale va a Bruno Armando: illustre concittadino attore, omaggiato all’interno della pièce “L’Onesto Fantasma”. Grande la commozione suscitata, nel “rivederlo” sul palco.

Una splendida immagine, a firma Danilo Rossi, di uno degli spettacoli del Teatro nelle Cave, edizione 2023
Per quanto riguarda i problemi di viabilità dovuti alla frana su via Rianese, che hanno purtroppo caratterizzato le ultime settimane, è tutto tornato alla normalità? State valutando di fare indagini approfondite sul territorio per verificare se ci sono altre situazioni a rischio?

Partiamo da una precisazione: cosa si intende per normalità? Se il concetto corrisponde a ciò che la società accetta come giusto, bisognerebbe poi interrogarsi su cosa sia universalmente giusto o meno. Un amministratore, nel suo agire, dovrebbe sempre considerare il bene comune e tutelare la comunità. Il territorio di Riano presenta, per intrinseca formazione, molte fragilità dal punto di vista geologico che purtroppo sono state trascurate ma di cui questa amministrazione vuole occuparsi. La frana, verificatesi lo scorso 27 giugno, è esemplificativa della nostra fragilità eavrebbe potuto comportare danni importanti all’incolumità delle persone. Grazie alle sollecitazioni da parte dell’Amministrazione, in tempi rapidi Città Metropolitana di Roma Capitale si è attivata per un intervento di messa in sicurezza del tratto. Al termine, è stata riaperta la strada adeguando la viabilità al nuovo contesto emergenziale. Il senso unico, in vigore dall’intersezione con Via Renato Cantoni all’intersezione con Via dei Fontanoni, è la sola soluzione possibile per garantire una fluida circolazione nonché la salvaguardia di pedoni e automobilisti. Ecco “la normalità” che dovrebbe interessare ai cittadini. Questa viabilità è comunque l’unica possibile se si vuole realizzare un camminamento protetto dal Centro Storico al plesso scolastico “Centro Urbano” e poi fino a Via Renato Cantoni, per permettere così di poter collegare la frazione de “La Rosta” al “Centro Storico”. L’Amministrazione, ed io in particolare ho già espresso più volte questa volontà!

A proposito di rischi, la decisione dell’Amministrazione di dare il via libera alla realizzazione di un mega Polo logistico alle porte della parte bassa del paese, sta suscitando diverse proteste vigorose da parte di numerosi cittadini. Era proprio il caso di dare l’autorizzazione?

Innanzitutto parliamo di cifre: su meno di 40 ettari di superficie, solo il 23% è rappresentato dalle costruzioni che saranno interamente coperte da fotovoltaico, producendo almeno 5MW di energia, di cui una parte cospicua verrà reimmessa in rete. Più della metà sarà superficie verde e più di 20.000mq saranno fruibili da tutti. Chiarito ciò, il Polo sicuramente è una struttura impattante in termini di volume, ma rappresenta anche un’opportunità unica di sviluppo per Riano. Situato in un’area a destinazione logistica dall’approvazione del PRG nel 2000, avrà importanti ricadute sia in ambito lavorativo che economico. Tutto il gruppo consiliare Riano Riparte si è quindi espresso a favore di un progetto sostenibile e si avvierà un processo partecipato con la comunità in cui, le decisioni da prendere, dovranno portare ad un risanamento e ad una rigenerazione dei luoghi dove si svilupperà, mediante la realizzazione di infrastrutture legate alla viabilità dell’area e con compensazioni economiche che permetteranno all’Amministrazione di realizzare opere pubbliche da condividere con la cittadinanza – che Riano attende da molto tempo. Anche in termini occupazionali, non solo per l’impiego delle maestranze ma di tutto l’indotto, siamo certi che saprà garantire risposte adeguate alle esigenze territoriali.

Il progetto del Polo logistico.
Al di là dell’impatto negativo dal punto di vista ambientale che la circolazione di Tir provocherà, le maggiori perplessità derivano anche da una struttura viaria che non appare in grado di sostenere tale traffico di mezzi pesanti. Se lo guarda con gli occhi da cittadinO e non da Sindaco, non trova fondata anche lei tale considerazione?

Certo. Infatti, come è stato ribadito in più occasioni d’incontro e tramite i canali comunicativi istituzionali, l’adeguamento della viabilità e delle infrastrutture sono elementi imprescindibili per l’avvio del progetto. La Viabilità di Gronda, opera programmata al fine di adeguare l’accesso allo svincolo di Castelnuovo di Porto e di Fiano Romano, è il primo step da compiere con l’obiettivo di migliorare lo scorrimento del traffico ed offrire una possibile alternativa alla SP Tiberina per i comuni di Riano, Castelnuovo di Porto, Capena e Fiano Romano. Stiamo lavorando in piena sinergia con tutti gli Enti coinvolti, affinché ci siano le migliori condizioni possibili per la costruzione del polo. Sarà necessario migliorare il tratto della Rianese che collega Belvedere alla Tiberina. Grazie alla sinergia con Città Metropolitana e Regione Lazio, si potranno garantire gli adeguati investimenti in un’area strategica, a ridosso della Capitale.

    Il progetto della viabilità di Gronda, una strada alternativa alla Tiberina che collegherà Fiano Romano, Capena, Castelnuovo di Porto e Riano e per la quale venerdì scorso si è tenuta una importante riunione in Regione Lazio con i sindaci dei Comuni interessati e Roma Città Metropolitana.
Nel corso della campagna elettorale lei ha spesso promesso di ridare un’anima a un paese divenuto nel tempo poco dinamico e attrattivo dal punto di vista sociale e culturale e ridotto nel tempo a una sorta di agglomerato di tante zone diverse tra loro, dove più che altro le persone tornano la sera a dormire. Cosa si sta facendo nel concreto da questo punto di vista?

Credo che l’impegno sotto il profilo socio-culturale di questa Amministrazione, sia innegabile! Un tessuto sociale disgregato, anche a seguito della pandemia ma che riflette la conformazione geografica di Riano, si può intessere con pazienza, partecipazione e duro lavoro. Grazie ad una ritrovata e consolidata collaborazione con tutte le Associazioni del territorio e con la Scuola, c’è un ricco calendario di offerte culturali che viene proposto per tutto l’anno alla comunità. Penso a Piazza Piombino, cuore storico di Riano, che deve tornare ad essere il salotto del nostro paese. Penso al Castello baronale “Boncompagni-Ludovisi” come sede di mostre fotografiche, pittoriche, di concerti e di presentazioni di libri. Penso alla stessa Sala Consiliare municipale, dove avvengono incontri a cadenza periodica su tematiche di grande impatto sociale, come la violenza sulle donne e il gender gap. Penso all’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “Matteotti”, in cui ci si confronta e discute costantemente con docenti e studenti su progetti formativi legati all’ambiente, alla conoscenza del territorio e allo scambio generazionale. Penso all’Ex Mattatoio, sede d’incontro per i ragazzi ed i bambini che attiva una serie di laboratori per favorire l’inclusione sociale e per sviluppare le singole potenzialità. Penso al Palazzo Baronale, che verrà dato in gestione al Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali “Valle del Tevere” per essere adibito a Stazione di Posta: alloggi momentanei per persone che vivono situazioni di disagio. Infine penso ai Tirocini d’Inclusione Socio-lavorativa per favorire le fasce più deboli della cittadinanza. Direi che Cultura e Sociale sono stati e saranno al centro dell’azione amministrativa. E poi, non è mancata l’attenzione al commercio di prossimità, elemento di tenuta sociale e valore aggiunto di una comunità; a tal proposito, in collaborazione con la rete d’impresa “Riano Imprese Riunite” abbiamo realizzato un progetto, poi finanziato dalla Regione Lazio (130.000€), per aiutare le nostre attività attraverso la valorizzazione turistica e la promozione territoriale: insieme ad elementi di arredo urbano verranno acquistate due navette elettriche, una per favorire il commercio nella frazione de La Rosta, la seconda per migliorare la fruibilità del Centro Storico.


Il Comune di Riano ha ottenuto circa 2 milioni e 300mila euro per la messa in sicurezza del territorio. Una gran bella notizia. Sono fondi destinati a particolari zone?

Sì. Riano è effettivamente rientrato tra i Comuni beneficiari dei fondi ministeriali da destinare ad opere pubbliche di messa in sicurezza per il 2023, con il finanziamento più importante mai ottenuto nella storia del paese. Lo scorso anno abbiamo lavorato a questa idea: risanare le ferite ancora aperte della bomba d’acqua del gennaio 2014. Ci avevano presi per matti ed invece la nostra richiesta è stata accolta. Un’ottima notizia per la comunità, che ben esemplifica il percorso di ripartenza avviato anche sotto il profilo dei lavori pubblici e la collaborazione produttiva tra uffici comunali ed amministratori. Nello specifico metteremo in sicurezza Via del Cavone, partiremo da Via del Pontaccio per realizzare un collegamento viario tra Viale Parigi e Via Padre Giorgio da Riano, per proseguire sulle altre zone più danneggiate. Tra il 2023 e il 2026 Riano sarà un grande cantiere: concluderemo i lavori dell’ecocentro, inizieranno i lavori di realizzazione dell’asilo e del polo culturale; la messa in sicurezza di Via Monte Marino (oggetto di una frana nel dicembre 2022); il collegamento pedonale tra il Centro Diurno “l’albero che ride” e l’Istituto Comprensivo “G. Matteotti”. Opere che Riano attendeva da decenni.

Restando nell’ambito dei fondi del PNRR, quali altri contributi ha ottenuto il Comune di Riano?

Cogliere le opportunità eccezionali messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è un’altra missione nella quale l’amministrazione è impegnata fin dall’insediamento di ottobre 2021. Abbiamo ottenuto i fondi per realizzare l’asilo nido (0 – 3 anni) e per trasformare i garage comunali in polo culturale e sede delle associazioni locali: la “Casa del Sapere e del Volontariato”. Abbiamo invece già inaugurato, grazie all’accesso da parte della ASL ai fondi PNRR e all’impegno congiunto del Comune, il primo ambulatorio di prossimità di Riano, riportando sul territorio servizi sanitari che non c’erano da un ventennio. E poi ancora, fondi per la digitalizzazione, fondi per medie opere che utilizzeremo per l’estensione della rete di pubblica illuminazione sul territorio.

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