A Filacciano domani sera alle 19 ci sara’ Dante. In piedi nello spazio di  affacciato sulla parte dove il Tevere disegna il famoso “fiasco”, un attore della compagnia che sta portando i versi della Divina Commedia in cento piccoli borghi italiani, leggerà’ i versi del XII canto del Purgatorio. Racconterà’ dunque della Superbia e dei suoi più famosi campioni. Saranno evocati tra i colori del tramonto – spesso proprio superbo su questa valle a cavallo tra tiberina e sabina –  Lucifero, l’angelo più’ bello precipitato dal cielo per aver peccato, il gigante Briareo ucciso dal fulmine di Giove. E poi Apollo Marte il gigante Nembrot punito per aver costruito la Torre di Babele. Tredici esempi di quella esibita superiorità e distacco,  che porta in se, infine e spesso, rovina e morte.

I tredici esempi del Canto, Lucifero, i Giganti, Troia, al Torre di Babele

Il viaggio è così raccontato dal sito divinacommedia.weebly.com: “Il primo esempio è proprio quello di Lucifero, precipitato dal Cielo dopo la sua folle ribellione a Dio dovuta a invidia e superbia e la cui vicenda era spesso accostata alla analoga ribellione dei giganti della mitologia classica: infatti gli altri due esempi sono tratti dalla Titanomachia, con Briareo fulminato da Giove e direttamente contrapposto a Lucifero, e poi con gli altri giganti sconfitti e uccisi dagli dei dopo la battaglia di Flegra (a loro è fatto seguire Nembrot, il personaggio biblico erroneamente interpretato come un gigante e quale autore della costruzione della Torre di Babele, episodio fin troppo simile alla ribellione dei giganti classici e perciò a questa assimilato). Gli altri esempi accostano ugualmente personaggi tratti dalla tradizione classica e da quella biblica, spesso protagonisti di folli sfide o oltraggi verso la divinità: è il caso di Niobe, che irrise Latona per la sua scarsa prole e fu punita con la morte dei quattordici figli, di Aracne, che sfidò Atena nella tessitura e fu tramutata in ragno, di Saul, che incorse nell’ira di Dio per la sua arroganza, del re assiro Sennacherib, che disprezzò il Dio di Israele beffandosi della fiducia che Ezechia riponeva in lui. Gli altri episodi sono rimarchevoli per l’esemplarità del castigo, come Erifile uccisa dal figlio Alcmeone per vendicare il padre, o il re persiano Ciro ucciso dalla regina Tamiri per vendicare la morte del figlio, o ancora l’esercito assiro sconfitto dopo che Giuditta decapitò Oloferne. L’ultimo esempio è classico (quello di Troia ridotta in cenere alla fine della lunga guerra), riassumendo in modo clamoroso il triste destino di una città che aveva dominato l’Asia Minore e che pagò la sua presunzione con la totale distruzione”.

Un tappa del viaggio per i 700 anni dalla scomparso di Dante Alighieri

Un gran bel viaggio sulla scia di uno dei sette peccati capitali, all’ombra di Palazzo De Drago. Ore 19 domani lunedì 16 agosto 2021 piazza Adriano Pompa. La Divina Commedia in 100 borghi è un Recital Itinerante ideato dall’Artista Matteo Fratarcangeli in omaggio ai 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. Il Recital è prodotto dall’Associazione Culturale “Il Tempo Nostro” Matteo Fratarcangeli è un performer che si è diplomato presso l’Accademia Internazionale “Teatro Senza Tempo”, laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo e in Linguistica presso l’Università “La Sapienza” di Roma.

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