Dorme intatta sotto i campi della frazione Maggio di Ozzano dell’Emilia, a mezzo metro di profondità da 1500 anni.
Da qualche anno, Claterna si è “risvegliata”. La città romana che si estende lungo la Via Emilia, è la protagonista di un grande progetto di studio e valorizzazione archeologica.

Foto di Roberto Macrì, Soprintendenza Bologna.
Le fonti

Le prime notizie che riguardano Claterna si riferiscono a un episodio della guerra di Modena, quando Aulo Irzio, nel 43 a.C., la espugnò per insediarvisi e rafforzare la posizione di Ottaviano contro Antonio. È Cicerone a riportare come la città fosse stata presa con le armi, lasciando quindi intendere la presenza di postazioni difensive.

Le nuove scoperte

Per lungo tempo è sempre stata immaginata degli studiosi come luogo di passaggio verso la Capitale, oggi grazie alle nuove scoperte sappiamo che non è così. Dalle nuove scoperte è emerso che era un centro urbano sviluppato con contatti diretti con Roma.

La conferma arriva dal ritrovamento di  iscrizioni, frammenti di marmo colorato, 3 mila monete – tra cui un Quinario, moneta d’argento della Repubblica Romana datata 97 a. C. – e un corridoio della cavea di un teatro. Le scoperte hanno interessato solo un decimo di tutta l’area archeologica.

Claterna, la “Pompei del Nord”. Parola al sottosegretario della cultura Lucia Borgonzoni

Ci troviamo davanti all’area archeologica non stratificata più grande del Nord Italia. Per importanza e quantità di reperti finora riportati alla luce probabilmente si può parlare di una Pompei del Nord”, Lucia Borgonzoni, segretario alla cultura ha definito così l’area archeologica di Claterna.

Claterna

Nuove prospettive di ricerca

«C’è un aspetto molto importante da considerare e cioè – ha affermato la Soprintendente di Bologna, Francesca Tomba – che gran parte dell’area resta da scoprire. Possiamo quindi progettare una grande fase di conoscenza e di valorizzazione ad ampio raggio di un sito che ha ancora tanto da raccontare. Un’area non compromessa, visto che siamo in piena campagna, altro aspetto da sottolineare che caratterizza il sito».

Di seguito le foto:

Claterna, foto di Roberto Macrì, Soprintendenza Bologna
Claterna
Moneta argento, Claterna. Foto Soprintendenza Bologna

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