Il “passo a due” di Fabrizio e Jacopo è ormai al secondo giro. Fabrizio Sanapo, fabbro con la passione per la fotografia e Jacopo Masci, geologo con l’amore per la poesia tornano insieme a raccontare l’inquietudine che li abita. Lo fanno con Liber’Azione, la mostra fotografica che apre i battenti il 24 aprile alle ore 18 nella Sala ex tributi del Comune di Capena. L’esposizione – visibile con ingresso gratuito fino al 5 maggio – si snoda attraverso 18 quadri composti da foto e poesia connesse solo dal comune sentire dei due artisti: l’urgenza di fare muro all’indifferenza.
Poesia e fotografia insieme per dire stop alla deriva della disumanità. Sanapo è un sovversivo di quelli che non si danno pace. Nasce pittore, ma oggi usa la macchina fotografica per bloccare l’istante che illumina il senso marcio del mondo. Masci è un giovane poeta geologo che ha studiato i segreti della terra, ma va straniato nelle strade delle città che attraversa e vive. Nella voglia di resistere del fabbro fotografo ha trovato la sponda per dare corpo a un modo di raccontare innovativo con l’obiettivo di far viaggiare il messaggio del loro disagio il più lontano possibile.
“È oramai palese – racconta Jacopo – che si è avviato un processo di “disumanizzazione” della società che possiamo vivere tutti i giorni nel quotidiano. Noi abbiamo deciso di fare un tentativo di resistenza, attraverso le nostre arti vogliamo tornare a far riflettere il pubblico. E noi con lui. L’arte è rivoluzione, è cambiamento continuo e perpetuo e rende visibile ciò che non lo è “.
“ La prima esperienza foto-poesia c’è stata lo scorso anno ed era più introspettiva – spiega Fabrizio – Quest’anno invece vuole essere un grido di allarme perché si ritrovi umanità e la coscienza sociale ormai sopita”.

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