Sta per essere firmato il decreto che, sulla base degli ultimi casi registrati oggi, stabilisce che fino al 3 aprile si potrà entrare e uscire dalla Lombardia e da 11 province (Asti, Alessandria, Verona, Padova, Treviso, Piacenza, Parma, Modena, Rimini, Pesaro e Urbino) solo per gravi e indifferibili motivi.

I divieti verranno estesi anche a e discoteche, locali da ballo e feste, pub e sale giochi, sale scommesse e bingo che saranno chiuse. Non si potranno organizzare feste o eventi pubblici. I ristoranti e bar dovranno mantenere un metro di distanza.

«L’epidemia di Covid-19 esordita il 20 febbraio nell’area di Codogno è ormai estesa a tutta la Regione Lombardia con possibilità di diffondersi a tutto il territorio nazionale». Lo scrive il Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia in un documento inviato oggi al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

«Si tratta di un evento grave – prosegue la lettera sottoscritta dai rappresentanti delle terapie intensive lombarde – che mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema Sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura. Le strutture sanitarie sono sottoposte ad una pressione superiore ad ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l’enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili una corretta gestione del fenomeno è ormai impossibile».

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