La facoltà di Lettere sarà occupata fino a domani in solidarietà di Alfredo Cospito, classe 1966, primo anarchico a finire al 41-bis.

<< Come studenti e studentesse della Sapienza abbiamo deciso collettivamente di occupare la facoltà di Lettere, in solidarietà ad Alfredo Cospito>>, così l’organizzazione studentesca “Cambiare Rotta” ha dichiarato sui canali social. Inoltre, l’organizzazione ha invitato i Professori della Facoltà a sospendere gli appelli d’esame come segno di solidarietà e protesta.

Chi è Cospito?

Cospito, capo e organizzatore dei due gruppi anarchici, la Federazione anarchica informale e il Fronte rivoluzionario informale (Fai-Fri).

La Fai e Cospito hanno rivendicato la serie di attentati tra il 2005 e il 2007. Tra questi citiamo: il primo contro la sede dei RIS di Parma e il secondo al parco della Crocetta di Torino.

<<Nel febbraio 2007, tre bombe esplodono all’alba in una strada della Crocetta. Avrebbero potuto uccidere, i timer erano stati programmati per esplodere in sequenza.>> 

-La Stampa.

A settembre 2021 gli viene imposto il controllo della corrispondenza, molte erano le lettere di istigazione alla violenza e alla vendetta, ecco alcuni contenuti: «Cosa abbiamo noi anarchici e anarchiche da “offrire” agli sfruttati? In mancanza di un cambiamento reale, di una “rivoluzione”, una cosa sola: violenza contro i padroni e vendetta contro gli aguzzini».

Il rettorato della Sapienza imbrattato. “L’università è complice nel silenzio” e “fuori tutt* dal 41-BIS”
E l’altro lato della medaglia?

La sessione invernale incute timore a molti studenti, creare disordine in questo periodo in una facoltà vorrebbe dire compromettere lo studio di molti che non possono o non vogliono studiare da casa. 

Alcuni studenti in queste ore sono preoccupati per la loro sicurezza, il clima di tensione che c’è nella facoltà non è solidale nei confronti degli studenti che vivono l’Università.

Diffidiamo da chi professa parole d’odio e violenza, soprattutto di questi tempi.

Articolo in aggiornamento.

 

Realizzato in collaborazione con: Alice Bizzarri

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