Ci avvertono che Grigione non era una cavallina ma uno maschio inquieto. Il genere non cambia la storia. Eccola al maschile.

Ieri un stallone grigio e inquieto ha scelto di prendersi un po’ di libertà. Stufo di recinti e briglie ha deciso di uscire dal perimetro dato e fare due passi nei dintorni della stalla, nella valle tra Morlupo e Capena.

Ha imboccato la Provinciale e iniziato a girovagare senza una meta precisa. L’andare ciondolante della libertà. Senza programmi, senza posti da scoprire, solo guardare, camminare, annusare, brucare erba fresca, che per lui, immaginiamo, fosse l’equivalente di un birretta ghiacciata per noi umani. 

Senza pensieri, dare un’occhiata ai campi oltre il recinto, al verde della valle, ai boschi  dove abitano le famiglie numerose e rumorose dei cinghiali.  La fuga di “Grigione” , cosi l’abbiamo chiamato, è durata, ovviamente, poco.

Grigione, avvistato, è stata riportata casa

È stato avvistato dagli automobilisti di passaggio, e, come accade a tutti quelli che vanno un po’ fuori le righe assegnate, subito è diventato un elemento negativo, un pericolo pubblico. Il sovversivo Grigione. 

Capita ai non allineati, siano essi di razza equina o umana. Per questo raccontiamo la sua breve fuga per la libertà. Nel caso  fosse stato d’impaccio, Grigione si sarebbe messo a lato della strada anche con una semplice suonata di clacson, invece è scattato l’allarme generale e il conseguente intervento delle forze dell’ordine, in questo caso i vigili di Morlupo. Allertato anche il veterinario della Asl. Nulla di nuovo anche in questo caso. Accade sovente, infatti, che simili comportamenti, cioè che la semplice voglia di uno stallone inquieto di andare a zonzo in santa pace, assuma, per l’ordine costituito, carattere di malattia. Nulla di tutto questo,  “Grigione” ,come è stato appurato, non aveva bisogno di medici, era tranquillo, sereno, esuberante  e in salute.

 

È tornato nella stalla, dopo aver sentito la musica che gira intorno

Due cittadini capaci di sussurrare ai cavalli hanno parlato con lui che, con tutta tranquillità, si è fatto mettere il solito morso, e, senza battere zoccolo, docilmente è tornato nel recinto della sua comfort zone, la stalletta dove l’aspettava il proprietario. L’ordine è tornato a regnare sulla provinciale. Grigione, in verità, non è che volesse fare una rivoluzione, solo una camminata senza cavaliere. Raccontiamo la sua fuga perchè è uno di noi, esemplare equino di quegli essere viventi  “per niente facili, poco allineati”, come cantava Ivano Fossati. Non voleva recare disturbo a nessuno, solo sentire, per una volta senza corde al collo, “la musica che gira intorno”.  

 

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