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Lo scorso 19 giugno si è svolto, all’interno della sede del Ministero dello Sviluppo Economico, un vertice sulla questione Mercatone Uno. In particolare, si sono incontrati il vice capo di gabinetto del ministero Giorgio Sorial, il sottosegretario Davide Crippa, i rappresentanti delle regioni coinvolte, i sindacati e i tre nuovi commissari straordinari.

Le sigle sindacali hanno chiesto di calcolare la cassa integrazione straordinaria sulla base degli stipendi precedenti alla gestione Shernon Holding. Con il placet dei tre nuovi commissari straordinari del gruppo Giuseppe Farchione, Luca Gratteri e Antonio Cattaneo, si è giunti ad un punto di svolta. La cassa integrazione, calcolata sugli ultimi stipendi, sarà riconosciuta dal 24 maggio 2019 (data della dichiarazione di fallimento) al 31 dicembre 2019.

Si tratta di una boccata di ossigeno per i circa 1800 lavoratori che da un giorno all’altro hanno trovato gli ingressi delle proprie sedi lavorative sbarrati. L’ultimo stipendio ricevuto risale allo scorso aprile, quando i lavoratori hanno percepito soltanto i due terzi dello spettante.

I delegati delle Regioni hanno assunto l’impegno di stipulare convenzioni con le banche o versare contributi ai Comuni per anticipare gli ammortizzatori sociali agli ex lavoratori di Mercatone Uno.

Intanto, nelle scorse settimane , la Procura di Milano ha avviato un’inchiesta con l’ipotesi di bancarotta fraudolenta. Al momento sono indagati i vertici della Shernon.

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