La biblioteca di Nazzano ospiterà e gestirà a breve 20mila nuovi volumi del fondo librario Giorgio Lotti attualmente di proprietà dell’istituto regionale di studi Arturo Carlo Jemolo.

La decisione fa assumere un ruolo centrale alla struttura comunale, una delle più ricche della Valle Tiberina.

Nei giorno scorsi si sono incontrati a Nazzano la Direttrice dell’Istituto Jemolo, Arcangela Galluzzo, il Responsabile della Biblioteca e archivio storico del Comune di Nazzano Patrizio Gianferro Anaìsh, e la Direttrice dell’Archivio Flamigni Ilaria Moroni. Era inoltre presente l’ufficio della Comunicazione dell’Istituto Jemolo.

L’incontro ha gettato le basi per la creazione di una prossima collaborazione tra la Biblioteca comunale di Nazzano, l’Istituto Jemolo e Archivio Flamigni da poco meno di un anno trasferito a Roma da Oriolo Romano.

Il filo della nostra storia nelle colline dove riposa Aldo Moro

Nello specifico, la biblioteca di Nazzano, insieme con il costituendo sistema bibliotecario della bassa Valle del Tevere, le biblioteche comunali di Filacciano e Torrita Tiberina, gestirà parte del fondo librario attualmente di proprietà dello Jemolo (libri e documentazione di Giorgio Lotti, circa 20.000 volumi), ricco del materiale fotofragico e libri di uno dei piu noti fotoreporter italiani.

L’iniziativa, oltre ad ampliare l’offerta formativa per tutta la comunità della valle del Tevere, darà la possibilità di creare progetti scientifici, incontri didattici, convegni ed occasioni di confronto fra i diversi comuni presenti nella valle.

L’Archivio Flamigni è un giacimento di documentazione nazionale, specializzato nello studio della storia dell’Italia Repubblicana e, in particolare, degli eventi legati a terrorismo, stragi, eversione politica, mafia e criminalità organizzata.

Dalla sua fondazione raccolgie e lavora per conservare, tutelare, rendere accessibili e valorizzare le fonti documentaristiche di un periodo cupo della nostra storia. Il progetto offrirà opportunità agli insegnanti che vogliono lavorare con i propri studenti su questi temi così importanti della nostra contemporaneità, costruendo insieme percorsi laboratoriali e moduli didattici specifici.

È la memoria che rimanda e lega queste terre ad Aldo Moro, il grande politico Dc ucciso dalle Brigate Rosse e che nei comuni della all’alta valle del Tevere era di casa e che riposa nel cimitero di Torrita Tiberina.

L’archivio è stato l’anno scorso, grazie all’impegno di Regione Lazio, Jemolo, presso “MEMO, Spazio di storia e memorie”, realizzato alla Garbatella. 

Sponsor