Il potenziamento della ferrovia Roma Nord sembra la tela di Penelope.

Si definisce un disegno e poi lo si disfa. La tessitura non regge mai e bisogna sempre  ripartire da zero. Oggi però il telaio sembrerebbe (ebbe, ebbe…) definito e più saldo. Stando alle parole dell’ingegner Antonio Mallamo, amministratore di Astral la società regionale che è subentrata ad Atac, nella gestione della ferrovia, il ginepraio di competenze e grossolanità progettuali è stato sciolto e dunque ci dovrebbero essere le condizioni per rispettare gli impegni.

L’ingegner Mallamo,  dice al  Nuovomagazine.com che in tre anni il raddoppio della ferrovia Roma Nord da Montebello e Morlupo dovrebbe essere cosa fatta. Si proprio così: da Montebello a Morlupo, superando quella incomprensibile scelta iniziale di raddoppiare la ferrovia solo da Riano a Morlupo. In tre anni si fa tutto.  Staremo a vedere.

“A giorni prenderemo in carico la gestione del lotto – dice l’ingegner Mallamo – la società che aveva l’incarico da Atac procederà alla predisposizione dei lavori per il raddoppio. Tempo previsto un anno e mezzo, intanto Astral predisporrà gli atti di gara per realizzare l’infrastruttura. Credo che in tre anni l’opera possa essere conclusa”. Spesa prevista circa 55 milioni.

In autunno apre il cantiere da Pian Paradiso e Morlupo

Di pari passo dovrebbe procedere il  raddoppio dei binari della Roma-Nord da Pian Paradiso a Morlupo. Il 12 febbraio l’Astral ha ufficialmente avviato il procedimento per l’imposizione del vincolo preordinato all’esproprio, per l’approvazione del progetto esecutivo e la dichiarazione della pubblica utilità dell’opera. In pratica si riparte quasi da zero. Ma il tempo del blocco non è stato buttato via, bensi utilizzato per “cucire” su misura il nuovo tracciato addosso alle colline che andrà ad attraversare, riducendo al minimo gli espropri e, soprattutto, salvando le attività produttive che venivano pesantemente danneggiate dal precedente percorso.

Un lavoro “ai fianchi” condotto da Luca Mallamo, delegato del sindaco di Castelnuovo a seguire iter e nodi del progetto. Ora ci sono trenta giorni per presentare le osservazioni, poi toccherà ai Comuni apportare modifiche ai piani regolatori vigenti. Infine si convocherà la conferenza di servizio per il via libero definitivo. Tempo della procedura, sei mesi.

In autunno dunque, secondo il nuovo cronoprogramma, si aprirà un cantiere complesso che in quel tratto ridisegna radicalmente la storica ferrovia, rimasta uguale dal 1932.

Dalla galleria nascerà un parco

Il tracciato nel territorio del comune di Castelnuovo sarà interrato. La galleria prevista, partirà poco prima del centro commerciale Cts, subito dopo la curva andando verso Roma,  e tornerà in superficie dopo la curva presidiata della casa cantoniera poco dopo l’attuale stazione di Castelnuovo, che sarà realizzata sotto il livello stradale.

Quella di Morlupo invece sarà spostata dove è adesso la fermata Magliano Romano, a ridosso del Liceo Scientifico Piazzi. L’opera da 133 milioni di  euro, annunciata da anni, forse si avvia ad essere messa a terra. Il  materiale di scavo sarà recuperato.

Con esso a Castelnuovo nascerà un parco di cinque ettari a ridosso del centro storico. Le terre saranno utilizzate infatti per opere di recupero e sostegno alla rupe su cui sorge il vecchio paese. Lo spazio che ne deriverà sarà alberato, quasi un terrazzo sulla valle, raggiungibile attraverso il sentiero rimesso a nuovo che gira intorno al centro storico di uno dei borghi più belli d’Italia. Nel cassetto, in verità, Astral ha anche il progetto per completare il raddoppio da Morlupo fino a Catalano cioè Viterbo, ma se ne parlerà  in futuro, non ci sono soldi e le risorse del Pnrr sono state totalmente destinate a realizzare il collegamento ferroviario Tirreno-Adriatico.

Sull’apertura di credito,come è comprensibile, da parte nostra, considerata la “farsa” andata in onda finora, oggi prevale la perplessita.

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