Labiopalatoschisi termine scientifico che per i non addetti ai lavori può risultare incomprensibile, mentre “labbro leporino” è più facilmente identificabile e ci riporta come immagine alla mente un tipico taglio netto sul labbro superiore di diversa gravità a seconda dei casi; può dare problemi di alimentazione, di linguaggio e di respirazione.

Si stima che ogni 3 minuti nasca un bambino con malformazioni al volto. La Fondazione Operation Smile Italia Onlus da oltre 20 anni si occupa di curare i bambini con malformazioni cranio-maxillo-facciali come la Labiopalatoschisi. Grazie ad una rete di dottori, infermieri ed operatori sanitari, tutti volontari, vengono curati ed operati gratuitamente centinaia di miglia di bambini in tutto il mondo. Per le missioni all’estero la Fondazione può contare sulla collaborazione con la Marina Militare, nel progetto “Un mare di sorrisi”, con base sulla portaerei Cavour, dotata di sale operatorie e sale di degenza. Inoltre in Italia sono attivi i centri multispecialistici di Smile House a Roma e a Milano, dove si possono effettuare screening, assistenza, cure e consulenze.
La missione di Operation Smile è operare il maggior numero di bambini, ogni bambino ha il diritto di essere curato tempestivamente e in sicurezza.

Abbiamo approfondito il lavoro di Operation Smile con la testimonianza diretta della Dott.ssa Marina Sammartino Responsabile dell’area anestesiologica della Fondazione Operation Smile Italia Onlus.”L’intento di Operation Smile non è soltanto quello di andare all’estero ed operare ma di incrementare l’autosufficienza di tutte le figure professionali che si trovano sul posto. Abbiamo insegnato ed operato con i professionisti del posto, gli abbiamo fatto un accreditamento. È necessario operare sempre in sicurezza e sempre in sicurezza si deve anche fare formazione. Ad oggi in molti posti, dopo un’adeguata formazione riescono a gestirsi autonomamente. In casi particolari, di malformazioni troppo gravi da poter essere operate in missione, soprattutto nei casi in cui è necessaria la terapia intensiva, cerchiamo di organizzare dei trasferimenti e portarli in paesi come l’Italia, l’Australia, l’Inghilterra insomma dove si possa operare in sicurezza, una volta finita la degenza viene predisposto il rientro nella nazione di provenienza. Abbiamo stretto questa collaborazione con la Marina Militare dal 2014 e ha funzionato benissimo. Con la Cavour abbiamo fatto il periplo dell’Africa, ci siamo fermati in 7 stati. Purtroppo, i bambini che nascono con queste malformazioni sono tantissimi soprattutto in paesi come l’India e le Filippine. Noi cerchiamo di fare al meglio quello che possiamo. Operation Smile promuove anche la ricerca. Per restituire non solo il sorriso ai bambini ma una vita vera.
Viviamo con i bambini, soprattutto quando andiamo all’estero. Si crea un bel rapporto e questo per noi rappresenta un accrescimento dal punto di vista umano molto forte. A bordo della Cavour siamo stati ad Haiti dopo il terremoto, per la prima volta in collaborazione con la Marina Militare. Molti bambini sono saliti a bordo per essere operati, ricordo un bambino in particolare, che i militari avevano incontrato per strada, veniva deriso e preso in giro da tutti gli altri bambini a causa di una malformazione dell’orecchio da entrambe le parti del viso, i militari lo hanno portato sulla nave e lo abbiamo operato, adesso ha gli occhi che gli sorridono. A volte piccoli gesti restituiscono la normalità e una nuova vita.”

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