Un motivo in più per camminare nel Parco di Veio. In particolare nel tratto di Francigena che lo attraversa tra Campagnano e Formello. Nei prati  a ridosso del santuario della Madonna del Sorbo e nello spazio antistante il complesso, da sabato scorso sono installate tre grandi sculture realizzate da artisti di livello internazionale. E’ l’attuazione del progetto “Arte sui Cammini” promosso dalla Regione Lazio. Obiettivo realizzare e inserire opere d’arte contemporanea lungo i Cammini della spiritualità che interessano il suo territorio. I parchi del Lazio sono  scrigni di bellezze naturali e faunistiche capaci di produrre grandi storie, con l’inserimento delle opere d’arte si candidano a diventare anche suggeritori di pensieri e stati d’animo.

TRE OPERE REALIZZATE IN MARMO LEGNO FERRO

Realizzate in materiali differenti (marmo, ferro, legno) le opere invitano l’osservatore “a riflettere e ad aprirsi al confronto: con il luogo innanzitutto, per riscoprire il genius loci, con l’altro da sé dischiudendo la porta del dialogo e con l’infinito e  trovare la dimensione interiore del cammino”. Le tre opere sono Atalante di Davide Dormino, Dialogo infinito di Giancarlo Neri e Connessione di Goldschmied&Chiari, e si incontrano camminando lungo il sentiero che conduce al Comune di Formello e al Comune di Campagnano di Roma. Sono lì, piazzate in bella mostra nelle radure circondate da boschi, a rappresentare,  secondo i curatori del progetto, “tre tappe diverse di elevazione spirituale in un percorso ideale che vuole essere, al tempo stesso, simulazione in scala ridotta del cammino di una vita”.

ATLANTE, DIALOGO INFINITO E CONNESSIONE

Atlante, opera estratta dal marmo, secondo l’autore  Davide Dormino: “E’ la porta del confronto del viaggiatore con il luogo. Lo strumento per il raggiungimento del contatto con il genius loci. Finestra aperta sull’orizzonte e il paesaggio. Il viandante incontra qui il mondo ed è il primo ricongiungimento tra il corpo e la testa nell’uomo. Dormino nato a Udine nel 1973 si affida alla monumentalità del processo esecutivo seguendo un filo di riferimento costante: storia e memoria.

 

Dialogo Infinito, la seconda installazione, è opera monumentale di Giancarlo Neri. L’artista  nasce a Napoli nel 1955, nel 1978 si trasferisce a New York come calciatore professionista. Poi cambia “campo di gioco” e prospettiva, studia pittura e scultura alla Arts Students League e diventa artista a tempo pieno. Dialogo infinito poggia su due  sedie alte come un tavolo che sorreggono un grande arco. E la seconda porta di questo percorso e vuole essere quella del confronto, strumento per la scoperta del nostro compagno di viaggio, l’altro da sé. L’opera è in ferro. Materiale che nasce per tramite del fuoco. Materia in transito, soggetta a corruzione al contatto con l’ossigeno.

La terza porta ha il nome di Connessione. E’ la porta del confronto del viaggiatore con l’Infinito. Lo strumento per l’apertura alla dimensione interiore del cammino. L’opera è in legno ed è posizionata nel perimetro del del santuario. E’ un panca dal diametro  di cinque metri che reca incisa una frase di San Francesco,corredata da un palo curvo alto quattro metri che sorregge un piccolo lampione. E’ lo spazio dell’incontro, del riposo dopo il cammino, del confronto con se e anche con il divino. 

OPERE D’ARTE LUNGO I CAMINI DELLA SPIRITUALITA’ NEL LAZIO

La Regione Lazio ha avviato nel 2017 un progetto per la realizzazione e l’installazione di opere d’arte contemporanea lungo i Cammini della spiritualità, quattro quelli individuati: via Francigena nel Nord, dal confine con la Toscana a Roma, via Francigena nel Sud, da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la Campania e il Molise  Cammino di Francesco, dall’Umbria a Roma attraverso la Valle Santa Reatina; Cammino di Benedetto che attraversa il Lazio interno dal territorio di Leonessa a Montecassino.

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