Rignano Flaminio ospiterà un ospedale di comunità con 20 posti letto. Il
poliambulatorio di Capena presso la sede Asl sarà potenziato e diverrà Casa
della Comunità, lo stesso avverrà per la struttura di Campagnano di Roma
in via Adriano I che, in un secondo locale di 150mq, in via Bonaventura
Lesen, ospiterà anche la Centrale operativa per l’assistenza domiciliare e la
telemedicina del Distretto 4.

La rete territoriale dell’area a nord di Roma diventa capillare con le Case di comunità che saranno realizzate in edifici pubblici messi a disposizione dai comuni di Riano, Filacciano, Civitella S. Paolo, Ponzano Romano, Torrita Tiberina, Sant’Oreste, Formello – tutte tra i 60 e 50 metri quadri – e quella di Magliano Romano che invece ne conta 400. Ogni “Casa” sarà configurata quale punto di riferimento continuativo per la popolazione con strumentazione polispecialistica, anche attraverso una infrastruttura informatica e un punto prelievi.

Fuori elenco la Case di Rignano e  Fiano

Fuori dall’elenco delle strutture che saranno finanziate con i fondi europei,
seppur previste dal piano sanitario regionale, la casa della Salute di
Rignano Flaminio e quella di Fiano Romano. La prima rimane in sospeso
mentre la seconda, individuata in via del Capo Croce, in un edificio privato, è destinata ad ospitare servizi informatici e tecnologie sanitarie, ma è nell’elenco di quelle finanziabili
con eventuali altri fondi.

Questa la sanità territoriale che sarà realizzata con i
fondi europei del Pnrr, così come definita dalla Giunta regionale con tre
delibere approvate lo scorso 30 dicembre.

La novità che cambia in modo radicale il sistema è la presa in carico dei piccoli ambulatori comunali. Vengono attrezzati e inseriti a pieno titolo nella rete del servizio sanitario regionale fornendo una risposta a sindaci e cittadini. La sanità di prossimità diventa una realtà.

Nel Distretto 4 dodici interventi

Nell’area del Distretto 4 gli interventi con i fondi Pnrr sono dodici, l’investimento
complessivo sarà di oltre un milione e mezzo di euro.

Case di Comunità. Questa rete destinata alla presa in carico della persona
consentirà di potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio
migliorandone la qualità. Nella rete opereranno gruppi multidisciplinari di
medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti,
infermieri di comunità, altri professionisti. All’interno della Casa della
Comunità anche gli assistenti sociali, impegnati a realizzare l’integrazione tra i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali. Il collegamento
sarà garantito da Unità mobili della Asl e dalla connessione in rete.

La Centrale operativa territoriale di Campagnano nello stabile di via
Bonaventura Lesen 11 avrà la funzione di coordinare i servizi domiciliari con
gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete
di emergenza-urgenza.

L’investimento mira ad aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni.

L’Ospedale di comunità con 20 posti letto di Rignano Flaminio è destinato al
ricovero breve e per pazienti che necessitano di interventi sanitari a
media/bassa intensità clinica. La gestione sarà prevalentemente infermieristica. Servirà anche a facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico.

Nel Lazio con il Pnrr in campo 700 milioni 

Il piano regionale Pnrr del Lazio per la sanità prevede un investimento
complessivo di circa 700 milioni. La rete territoriale è finanziata con 160,
altri 86 invece saranno impegnati per gli ospedali di comunità, 180 milioni per
l’adeguamento sismico di 40 ospedali del Lazio. Per il rinnovo del parco
tecnologico in campo altri 103 milioni. Alle Aziende il compito di presentare progetti esecutivi entro il prossimo marzo. Come è noto per utilizzare i fondi europei occorre correre, altrimenti i soldi, semplicemente, si perdono, insieme all’occasione di cambiamento che i cittadini attendono da decenni.

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