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Dalla Regione Lazio arriva lo stop alla sigaretta elettronica negli ospedali, nelle strutture sanitarie e negli studi medici.

Non si potrà svapare (vale a dire utilizzare l’e-cigarette) neppure nelle aree circostanti, nei parcheggi e nei parchi vicini agli ospedali, esattamente come già avviene per le sigarette tradizionali. Da segnalare che questo divieto è già effettivo in tutti gli uffici della Regione Lazio.

La Regione Lazio, in collaborazione con l’Istituto superiore della Sanità ha deciso di osservare il fenomeno specialmente nella sua diffusione tra i giovani e i giovanissimi. Sotto la lente d’ingrandimento le scuole, per capire l’uso che ne viene fatto tra gli studenti di medie e superiori. Ciò che preoccupa le istituzioni è che non ci siano studi a sufficienza che ne dimostrino gli effetti sul corpo umano a lungo termine e che quindi, come la sigaretta classica, possano rivelarsi dannose per la salute. Spesso i ragazzi infatti comprano le sostanze da inserirvi per svapare su internet, con il pretesto di risparmiare qualche euro. E tra i ragazzi c’è chi usa la sigaretta elettronica perché convinto faccia meno male e chi la sceglie per moda.

Da segnalare, in questo ambito, che sono arrivate a 18 le persone morte negli Stati Uniti a causa delle sigarette elettroniche, o più probabilmente di un loro cattivo utilizzo. La serie di episodi fa discutere, interroga gli esperti ma non ha ancora una spiegazione. Il bilancio è reso noto dalle autorità sanitarie americane dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), indicando che le persone colpite da infiammazioni polmonari da sigaretta elettronica hanno raggiunto quota 1.080, ovvero 275 in più dalla scorsa settimana.

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