Si è tenuta ieri alla Regione Lazio la riunione della struttura tecnica composta da tre rappresentanti di Regione, Città Metropolitana e Roma Capitale durante la quale è stato stilato l’elenco dei siti, una dozzina in tutto, in cui realizzare discariche o centri di stoccaggio.
La palla passa ora alla sindaca Virginia Raggi, che come stabilito dall’ordinanza della Regione, ha sette giorni per scegliere tra i siti indicati, sui quali finora non è emersa alcuna indiscrezione se non che dovrebbero essere quasi tutte dislocate a sud della città.
Nel frattempo, come emerso due giorni fa, si è fatto sempre più “cruento” lo scontro tra il primo cittadino della capitale e i sindaci della provincia di Roma, assolutamente indisponibili a ospitare i rifiuti provenienti dalla città eterna.
Per finire, sempre più sul piede di guerra Falcognana, ipotesi avanzata nel tavolo della scorsa settimana in Campidoglio, con il minisindaco Dario D’Innocenti a far capire che nel caso la scelta ricadesse sulla zona dell’Ardeatina la sua amministrazione “non sarebbe garantita” e con Brunetta a incatenarsi perché in zona ha una villa e un’azienda.
Rifiuti, gran brutta storia. Senza uno straccio di progetto reale e di ampio respiro e con soluzioni che appaiono, una volta di più, solo toppe per coprire (male) le emergenze.
