Azienda agricola Mariucci
L'azienda agricola Mariucci

Il sole è già alto quando salgo in macchina per far visita al nuovo centro estivo che l’azienda agricola Mariucci ha aperto a Rignano Flaminio, in località di Monte Cerasa. È il primo anno che l’azienda decide di ospitare dei bambini nella fattoria e già ci sono parecchie iscrizioni, perciò, incuriosita, ho deciso di andare a visitarlo.

Arrivo

Ad accogliermi c’è Flavia, una delle dipendenti dell’azienda, che oggi sarà la mia guida.
Sono le undici di mattina e la giornata è particolarmente afosa. Mentre Flavia mi parla della struttura e della loro decisione di aprire un centro estivo penso che faccia meno caldo del previsto, ma certo i bambini in costume stanno meglio.
Due educatrici stanno riempiendo un grande secchio d’acqua mentre un’altra porta i palloncini.
Presto qui ci sarà una guerra di gavettoni.
I bambini sono entusiasti, non stanno più nella pelle. Qualcuno, forse più scalmanato degli altri, non riesce proprio a trattenersi e salta come fosse stato caricato a molla. Una bambina invece abbandona il gruppo per godersi, distesa, un po’ d’ombra.
Noi entriamo.

La struttura

Flavia, che in questa giornata mi fa da Cicerone, mi mostra la sala da pranzo dove i bambini hanno appena fatto colazione con un bel bicchiere di latte e una fetta di ciambellone.

Perché non sono arrivata prima?

La sala è ampia e fresca ed è qui che, nelle ore più calde, i bambini fanno i compiti e seguono i laboratori creativi, ma questo avviene il pomeriggio, la mattina è tutta dedicata agli animali e alla loro cura.
Dopo colazione infatti, i bambini passano a dare da mangiare e da bere agli animali. Dalle galline hanno imparato a prendere le uova e dall’orto a cogliere le verdure che poi le dipendenti dell’azienda cucineranno per il pranzo.
Noto che quando i bambini si avvicinano agli animali lo fanno con grande attenzione. Si muovono piano, forse hanno paura di spaventarli.

Chiedo a Flavia se ha figli. Lei me li indica. Sono due e sono entrambi qui. Le chiedo come mai i suoi bambini ci vogliano venire. «Voi non avete la campagna?», le domando.
«Non è lo stesso», risponde lei «vivere gli animali da vicino e imparare a prendersene cura è un’altra cosa. Di certo non hanno mai spazzolato un cavallo o fatto un giro con un asino. Qui imparano a rispettare la natura e a non dare per scontato ciò che hanno».

La produzione agricola

Prima di tornare all’esterno mi mostra la piccola rivendita che hanno allestito con i prodotti. Latte d’asina, di mucca e formaggi troneggiano incontrastati sui ripiani dei frigoriferi. Un avviso scritto a mano invita a prendere le uova colte la mattina. Mentre siamo lì ci raggiunge Pietro, il proprietario dell’azienda. Mi chiede le mie impressioni sul centro e si accerta che Flavia mi abbia mostrato i loro prodotti. Mi fa notare in particolare il latte, si capisce che ne è orgoglioso. Usciti dalla stanza ci saluta per tornare al lavoro sicuro che mi sta lasciando in buone mani. Flavia infatti non è solo una dipendente. Quando parla si esprime con un noi e si capisce che ama questo posto.

Il pranzo

Oggi c’è riso con le zucchine e, per secondo, pollo con le verdure. E se state pensando anche voi che cose verdi nel piatto e bambini non siano un’accoppiata vincente dovreste venire qui e ricredervi. Infatti, quando sto per entrare nella sala, un fiume di bambini si riversa nella stanza. Gli stessi ragazzini che fino a un attimo prima giocavano all’aperto ora siedono affamati.
L’enorme tavolata si riempie velocemente e nonostante ci sia una prima uscita alle 12:30 sono molti i bambini che rimangono a pranzo.

Quando le ragazze portano i vassoi con i piatti non credo ai miei occhi: tutti mangiano con voracità. Sembra proprio che abbiano trovato il modo di far mangiare ai bambini le verdure.

Mamme? Aprite le orecchie.

Il pomeriggio

Dopo pranzo e dopo i compiti si preparano i biscotti. Ognuno impasta il suo. I più creativi sperimentano forme fantasiose ma nel gruppo spunta anche qualche cuore. Quando la creatività dei più si è esaurita le educatrici raccolgono i biscotti in un paio di teglie e le portano in cucina per cuocerli al forno. Nel frattempo i bambini sono corsi all’aperto e io lascio la sala da pranzo per seguirli. C’è un innaturale silenzio fuori e comincio a pensare che stiano tramando qualcosa. Quando li raggiungo tra uno sh! e qualche risatina noto che sono tutti accalcati al centro del prato. A uno dei bambini cade un nastro colorato e quando il cerchio si apre è tutto chiaro: stanno facendo le trecce a uno degli asini.

Quando lascio il centro estivo e saluto Flavia, Pietro e i bambini lo faccio con un grande sorriso. Per un giorno sono tornata piccola pure io.
Anche al ritorno vado via con i finestrini abbassati. Non perché faccia caldo, sono ormai quasi le sei, ma perché qualche risata possa ancora raggiungermi mentre vado via.

Indirizzi utili:

Azienda Agricola Mariucci

La pagina Facebook dell’azienda: Agrimar

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