Come abbiamo visto in questi ultimi articoli, la situazione sul fronte rinnovabili è in continua evoluzione. La crescita degli impianti di produzione di energia green è sempre maggiore e gli sforzi degli ultimi anni stanno facendo cambiare quelle che sono le percentuali relative delle varie fonti di approvvigionamento energetico.

Ad ogni modo, diamo un’occhiata a quello che è il bilancio del 2022. L’anno scorso, secondo il rapporto “Stato del Clima in Europa 2022” stilato in collaborazione con l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e con il servizio Ue di osservazione della Terra (Copernicus), è stato il secondo anno più caldo d’Europa da quando sono iniziate le rilevazioni scientifiche nel 1983. Il caldo, unito alla siccità hanno contribuito a far ridurre la produzione dell’idroelettrico, per via della minor quantità d’acqua nei bacini idrici, e del nucleare, per via di una minor disponibilità d’acqua per raffreddare i reattori delle centrali.

 

Tuttavia, il 2022 è stato l’anno perfetto per il fotovoltaico, con un incremento della radiazione solare maggiore del 4,9% rispetto alla media del 1991-2020. Nel complesso, fotovoltaico ed eolico hanno generato (nel 2022) il 22,3% dell’elettricità prodotta in tutta l’Unione europea, superando il metano con il 20%! Insomma, le politiche in materia energetiche stanno portando i loro frutti e, si spera, continuino a farlo fino al traguardo 0 emissioni che tutta l’Europa si è imposta.

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