Inaugurato questa mattina, 15 gennaio, il reparto di Oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli Irccs, alla presenza del ministro della Salute Roberto Speranza. «Molto è cambiato nel mondo dell’oncologia pediatricaha detto il direttore del reparto, Antonio Ruggieroper fortuna a oggi il 70% dei bambini guarisce ma questo non vale per tutti. Purtroppo per alcuni tipi di tumore le terapie di cui disponiamo non sono tanto efficaci da garantirne la guarigione».

Proprio per questo, Ruggiero ha sottolineato l’importanza di un servizio basato su competenze tecniche all’avanguardia ma con un’attenzione costante all’aspetto umano. Nel nuovo reparto, ha spiegato, «si è cercato di dare più attenzione alla qualità delle cure. Questo significa avere più spazi dedicati alle attività di supporto alle terapie, come laboratori di ceramica, di pittura, arti marziali, clown terapia e la scuola in ospedale». A tutto questo si affianca «la ricerca per identificare medicinali più efficaci per malattie dove le attuali terapie non sono così promettenti».

Circa 300, ha riferito Ruggiero, i bambini provenienti da tutta Italia, in particolar modo dal Centro Sud, seguiti con circa 60 nuove diagnosi ogni anno. I tumori più diffusi sono quelli cerebrali e le leucemie linfoblastiche, che colpiscono pazienti in una fascia di età compresa tra gli 0 e i 18 anni e, talvolta, anche giovani adulti.

La nuova struttura è articolata su due piani e dispone di un reparto di degenza con 10 posti letto e un day hospital con 5 posti letto e ambulatori.

«Credo che guardare negli occhi i genitori dia il senso di cosa sia il Servizio sanitario nazionale e del perché sia qualcosa di veramente fondamentale, perché tocca la vita delle personeha dichiarato il ministro Speranza -. Bambini che hanno problemi così seri e così gravi hanno bisogno di uno Stato forte che sia in grado di difendere fino in fondo il diritto alla salute. Penso che qui più che mai, quando si entra in contatto con realtà di questo tipo – ha continuato -, si capisce il significato dell’articolo 32 della Costituzione e per questo dobbiamo dare forza e fare tutto quello che è possibile per investire sulla nostra sanità e farlo con tutte le energie che abbiamo per rispondere ai problemi delle persone».

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