Come un figlio si mette al mondo, così un’opera si dà, si restituisce», afferma lo scultore italiano JAGO che il 1 ottobre ha svelato la sua ultima creazione in marmo, in esposizione alla Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti, Piazza del Popolo) a Roma, fino al 28 febbraio 2022.

L’installazione, che prevede l’ingresso libero e senza prenotazione da via del Babuino, è curata dallo storico dell’arte e project manager Tommaso Zijno.

Il gruppo scultoreo ricalca l’universale iconografia della Pietà e diventa parte del progetto “Una porta verso l’infinito – l’Uomo e l’Assoluto nell’arte”, all’interno del ciclo “Arte e Liturgia”, promosso dal Monsignor Walter Insero, che è intervenuto alla presentazione con la critica e storica dell’arte Maria Teresa Benedetti. «L’opera testimonia con forte senso di realtà la sofferenza dilagante del nostro mondo, privilegia l’aspetto umano del dolore nel grumo drammatico dei due corpi inscindibilmente uniti in un tragico destino», afferma Benedetti.

Il Rettore vede nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo il fulcro di uno scambio tra spiritualità, arte contemporanea e moderna, nella quale l’artista affonda le proprie radici. 18 mesi di lavoro sono stati impiegati per l’attuazione dell’opera nello studio di Sant’Aspreno ai Crociferi a Napoli. Il talento e le doti comunicative dell’artista ne hanno mostrato, ancora una volta, l’attenzione per il sociale, sia per l’argomento trattato che per la possibilità di partecipazione, fisica e digitale, da parte del pubblico durante il processo creativo.

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