Via libera dal Consiglio comunale di Castelnuovo di Porto ai lavori per il mini raddoppio della ferrovia Roma Nord. L’assemblea ha approvato la variante urbanistica indispensabile  ad avviare le procedure di esproprio. Il progetto è esecutivo e nel primo semestre del 2023 secondo i piani Astral, si aprirà il cantiere.

Si tratta, come è noto, del raddoppio del tracciato dal Pian Paradiso, comune di Riano, fino a Morlupo. Un solo tratto. Resta il binario unico da Prima Porta a Riano e da Morlupo fino a Viterbo, costo complessivo dell’opera 133 milioni, 18 mesi per concludere i lavori del raddoppio. Per arrivare a questo ci sono voluti 20 anni.

Il nuovo progetto riduce al minimo gli espropri e, soprattutto, salva le attività produttive che venivano pesantemente danneggiate dal precedente percorso. Come è noto buona parte del tracciato nel comune di Castelnuovo passerà in galleria. Partirà poco prima del centro commerciale Cts, subito dopo la curva andando verso Roma,  e tornerà in superficie dopo la curva presidiata della casa cantoniera poco dopo l’attuale stazione di Castelnuovo.

La nuova stazione sarà realizzata sotto il livello stradale. Quella di Morlupo invece sarà spostata dove è adesso la fermata di Magliano Romano, a ridosso del Liceo Scientifico Piazzi. Il  materiale di scavo sarà recuperato. Servirà a  mettere in  sicurezza idrogeologica un versante del centro storico, con la creazione di un parco urbano di quasi 5 ettari in località Val Cesara e un percorso ciclo pedonale che abbraccerà il centro storico, azzerando di fatto il passaggio dei TIR nel centro del paese. Tutto bene? Affatto.

Tanti disagi per un mini raddoppio

Il Consiglio comunale nella seduta ha espresso tutta la sua insoddisfazione. Il raddoppio da Riano a Morlupo, non porterà nessun beneficio se a questo non seguirà immediatamente, il raddoppio fino a Montebello e l’adeguamento di tutta la tratta fino a Piazzale Flaminio. “Se e quando inizieranno i lavori – dice il sindaco Riccardo Travaglini – avremo solo disagi, tanti quasi come una apocalisse: chiusura della ferrovia, congestionamento della Via Flaminia e della Provinciale Montefiore (già al collasso per la grave mancanza di manutenzione da parte di Città Roma Metropolitana), e il conseguente trasferimento del traffico veicolare dei pendolari verso Monterotondo.

A tutti questi disagi si aggiungeranno i tanti mezzi pesanti che trasporteranno la terra proveniente dai cantieri degli scavi. Insomma, saranno anni duri che, se servissero a migliorare il trasporto, sarebbero compresi, ma così non è. Al più avremo un  “trenino” molto veloce per viaggiare da Morlupo a Riano, e lento, come al solito, per arrivare a Roma.

Travaglini pensa al Commissariamento

Questo però non basterà. La Roma Nord è oggi un groviglio di contenziosi, e per questo occorrono poteri straordinari. “Credo – aggiunge Riccardo Travaglini – che l’unica soluzione sia il commissariamento governativo dell’intera opera, affinché vengano analizzate tutte le problematiche nel suo insieme, dalla progettazione alla realizzazione di un’infrastruttura indispensabile per le nostre comunità. La questione oramai non più procrastinabile e assolutamente fondamentale per i nostri figli, per gli studenti, e per i lavoratori che tutti i giorni vivono da anni nell’incognita se quel treno passerà. Come sempre paghiamo il prezzo della mancata rappresentanza, del fatto che siamo territori poco popolosi, e che purtroppo contiamo poco o nulla presso gli enti sovraordinati”.

Sponsor