Dal 1 gennaio al 30 giugno Cotral affiancherà Atac nella gestione della ferrovie Roma-Nord, Roma-Lido, per poi subentrare nella gestione dal 1 luglio 2022. Dopo tanto comunicare, forse il primo passo verso la chiarezza si compie e la ferrovia dimenticiata capace che torni ad essere governata.

Oggi, dopo mille annunci di lavori di potenziamento e nuovi treni, la Roma- Nord è ibernata. L’annucio del  Consiglio d’Amministrazione di Cotral è un passo avanti. Piccolo piccolo.

Nella seduta del 9 dicembre 2021 infatti è stato approvato l’accordo preliminare alla cessione dei rami di azienda delle ferrovie ex concesse Roma – Lido e Roma – Civita Castellana – Viterbo.

Colaceci: “Accordo formale e impegnativo”

“L’accordo – dichiara la Presidente di Cotral, Amalia Colaceci – è stato sottoscritto da tutte le aziende interessate oggi 20 dicembre come richiesto dalla Regione Lazio. È il primo atto formale e impegnativo di quella che consideriamo un’operazione industriale – sottolinea Colaceci – che porterà la nostra azienda a svolgere il servizio su queste due importanti infrastrutture ferroviarie. Non è stato un comodo viaggio  quello compiuto fino ad oggi per districare la matassa aggrovigliata della Roma nord. Ci sono stati molti imprevisti e altri si teme possano esserci.

Da qui la scelta  di procedere con un periodo di affiancamento operativo, che partirà a gennaio, per arrivare al subentro pieno nel mese di luglio 2022.

“Ci tengo a precisare – continua Colaceci – che questo periodo di affiancamento operativo, impropriamente interpretato come uno slittamento, è stato richiesto da Cotral Spa che intende portare avanti questa operazione con la massima trasparenza e la responsabilità e l’attenzione che una operazione così articolata richiede per avere successo. Siamo consapevoli – conclude Colaceci – della complessità della sfida che ci attende ma non abbiamo mai pensato di tirarci indietro perché la nostra missione aziendale è metterci a disposizione della mobilità regionale nell’interesse dei cittadini” .

Speriamo solo che questa volta alle parole seguano fatti e non fasi di stallo.

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