La situazione dei rifiuti nella Capitale continua a peggiorare e, complice anche il caldo, rischia di sfociare nelle prossime settimane in vera e propria emergenza sanitaria.

Una sorta di “semi” disastro ambientale, causato dal fatto che si stanno accentuando problemi “storici” come l’assenza di un centro di stoccaggio (dopo la chiusura del TMB Salario), la mancanza di mezzi da parte dell’AMA, la cronica assenza di operazioni di igienizzazione dei cassonetti, la bassa propensione dei romani a differenziare in maniera corretta.

Alla luce di ciò, Antonio Magi – presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) – preoccupato per la situazione, ha deciso di scrivere nuovamente alla prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al ministro della Salute, Giulia Grillo, e al ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, invitandoli a intervenire sinergicamente prima che la situazione degeneri ulteriormente.

Roma – si legge nella lettera alle istituzioni competenti – è ormai presa nella morsa di rifiuti maleodoranti, montagne di sacchetti che fuoriescono da cassonetti sporchi che vengono abbandonati per terra, con una conseguente allarmante invasione di animali opportunistici quali mosche, blatte, topi, gabbiani che si alimentano di rifiuti“.

Da qui il nuovo invito alle istituzioni ad affrontare, “in maniera responsabile e congiunta, la situazione prima che diventi veramente grave e si passi dall’emergenza igienica all’emergenza sanitaria, quindi con il rischio di diffusione di malattie. Ma oltre al rischio igienico e sanitario – ricorda Magi – c’è anche quello legato al pericolo di incendi che sprigionerebbero sostanze molto tossiche per la salute dei cittadini“.

Nel frattempo, vista la presenza di vermi riscontrata sotto molti cassonetti, ai romani è stato suggerito di recarsi a conferire l’immondizia nei cassonetti muniti di guanti…

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