Sabato 29 marzo a Castelnuovo di Porto, alle ore 18, presso la splendida Sala dell’Associazione culturale Gli Artenauti, in Via Umberto I 21, nel cuore del suggestivo centro storico del paese, si presenta il libro La magia del taciuto di Ludovica Ricotta.
L’evento si svolge in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, che dal 1999, l’Unesco fa coincidere ogni anno con l’arrivo della Primavera.

Ludovica Ricotta, poetessa giovane, diciottenne, prossima alla Maturità, originaria di Monterotondo, è autrice di versi così intensi e profondi da lasciare il segno in chi la legge e la sente parlare.
Così intensi da generare cerchi umani poetici che si moltiplicano e si sviluppano nel cuore e nella mente dei lettori che la stanno conoscendo in occasione delle presentazioni del suo libro.
A sorprendere, infatti, è sì la giovane età ma è anche, e soprattutto, la netta profondità con cui esprime, per iscritto e a parole, i pensieri del suo magico mondo taciuto.
Per Ludovica Ricotta la Poesia, da scrivere e leggere necessariamente con la con la P maiuscola – ha affermato in una recente intervista – “è eternità dalla musicalità travolgente”. Il suo bisogno umano per la Poesia “nasce dal dolore profondo che si attraversa nell’esistenza trasformandolo in dono creativo”. Il suo libro “unione tra due emisferi, quello magneticamente avvolgente della Poesia e l’altro affrescato dal Taciuto, dunque dal silenzio”, rievoca le ambientazioni di Alda Merini, sua Musa ispiratrice, poetessa la cui dimensione, secondo Ludovica, “è un monumento inestimabile”.
La sua Poesia lei ama definirla proprio per questo “dolorosamente luminosa”; anche perché “la Poesia – sostiene − è bisogno vitale, poiché viviamo in un oceano di disumanizzazione e di banalità”.
A Castelnuovo di Porto, sabato, a dialogare con lei sarà la divulgatrice culturale Francesca Jacomini. A leggere i suoi versi sarà Cinzia Antonetti. Nel corso dell’evento, tra una lettura e l’altra, Francesco Marchetti comporrà brani musicali intonati alle parole vergate a voce.
In prossimità della presentazione di Castelnuovo di Porto le ho chiesto a quali versi delle sue poesie si sente più legata.
Nel chiederglielo ha cominciato a recitarmeli:
“Vorrei avere uno sguardo Santo
invece ho un viso tumefatto
Occhi sanguinanti di dolore
labbra screpolate inconsolabilmente indefinite…”.
Nel sentirla recitare ho capito che il sentire umano è un dono. Prezioso e raro.
Buona Poesia, allora!
Per chi può, per chi vuole, per chi si trova nei paraggi… l’appuntamento è in agenda.
