Un festa per l’olio nuovo, l’abbondanza del raccolto, l’ottima resa e la qualità.

Si terrà a Capena, tra le antiche mura della Chiesa di Antonio, domenica 4 dicembre con inzio alle ore 10.  Sarà anche l’occasione per indicare l’olio migliore della Valle Tiberina scelto tra 17 campioni di altrettanti produttori.

Quest’anno nell’area della Valle Tiberina la produzione è stata del 17% superiore a quella del 2021. Vuol dire che in molte case c’è il  fusto d’acciaio, anche più d’uno, colmo fino all’orlo. Basta per il consumo casalingo ma avanza per essere venduto ai clienti di sempre e a quelli nuovi. Comprare olio con la carta d’identità in queste terre è possibile. Si sa il podere dove dimorano gli ulivi, chi li ha curati, dove le olive sono state molite.

Un dettaglio che fa la differenza. Il costo al litro è un po’ cresciuto per via della crisi energetica. Oscilla tra i 10 e i 12 euro al litro ma quel prodotto li vale tutti.

Nella raccolta e molitura un rito antico di comunita

Nel  breve tempo della raccolta tornano le campagne vive di teli, trattori , uomini e donne, giovani.

La cura degli oliveti nelle colline che guardano il Tevere regge, seppure a fatica, la sfida del tempo e frena l’abbandono delle campagne. Ripropone un rito antico di comunità  Coinvolge piccole imprese, una rete di frantoi. Regala emozioni come quella che assale ogni produttore quando l’olio con il suo colore giallo e verde esce lento  dal beccuccio del mulino, la soddisfazione dell’assaggio immediato  con la bruschetta rituale.

La produzione nei comuni di Capena, Fiano, Morlupo, Civitella S. Paolo è ancora robusta ma olio si produce  anche nei centri limitrofi anche se in misura minore. È frutto del lavoro di  microimprese familiari e di medie aziende specializzate che fanno da traino nell’indicare le migliori modalità di raccolta e nel misurare la qualità.

All’olio migliore il premio “L’oro del Lucus Feroniae”

E’ a questo piccolo universo che è dedicata la festa organizzata dall’Antico Frantoio di Pietro e la consegna del Premio “L’oro del Lucus Feroniae” arrivato alla sesta edizione.

Si parte  dalla storia dell’oro verde nell’antichità a cura degli esperti del Gar (Gruppi archeologici romani) della sezione di Capena. La dottoressa Patrizia Pellegrini, Bioterapeuta, Nutrizionale Ambasciatrice della Dieta Mediterranea, svelerà i segreti dell’Evo. Alle 12 la Presidente dell’Unione Mediterranea Assaggiatori Oli, dott.ssa Paola Fioravanti procederà alla Premiazione del Concorso “L’oro del Lucus Feroniae”.

“Sarà quello scelto dal panel regionale di esperti – spiega Matilde Di Pietro organizzatrice dell’evento patriconato dal Comune – hanno esaminato i 17 campioni di olio presentati in forma assolutamente anonima,  e valutati in base a profili definiti a livello nazionale”.

Domenica si saprà chi ha prodotto e in quale uliveti, il migliore olio d’oliva della Valle Tiberina.  

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