La fusione tramonta. La Riserva del Soratte non sarà unita a quella di Tevere Farfa che pure è attigua e i territori dal punto di vista ambientale hanno le stesse caratteristiche. Circa quattro anni orsono la Regione decise di unire le due aree protette ma evidentemente senza grande convinzione: infatti ieri il Consiglio regionale ha deciso di tornare allo status quo antecedente. Ognuno va per conto suo. E forse è meglio visto che la Riserva del Soratte era rimasta nel limbo, sospesa a metà per la forma, sospesa del tutto per i fondi. 

Il Consiglio regionale, a tarda sera, in sede di discussione del bilancio ha sanato questo “buco” e inserito direttamente nel testo approvato la proposta avanzata dal consigliere regionale Emiliano Minnucci che rimette tutto ai blocchi di partenza.  Nel testo di dice semplicemente che il comma 6 della legge regionale sulle aree protette è sostituito dal seguente: “la gestione delle aree protette di cui al comma 1 lettere d,e, f e g) è affidata alla Città Metropolitana di Roma Capitale”.

La Riserva Soratte torna a Città Metropolitana

Nella relazione di accompagno si precisa che “la norma si rende necessaria proprio per riportare la gestione della Riserva naturale del Monte Soratte nelle competenze della Città metropolitana e salvaguardare così la forza lavoro ad oggi impiegata e  facente capo proprio all’ Ente di via IV Novembre“.

Il progetto di fusione infatti sarebbe saltato proprio perché in quattro anni  la burocrazia non ha trovato il modo di passare alle dipendenze regionali i tre dipendenti della Riserva Soratte né i soldi per ristorare Tevere Farfa che non aveva e non ha avuto risorse per fare fronte agli stipendi.

Nel frattempo nessuno ha più messo fondi a disposizione neanche per l’ordinaria manutenzione. Resta un ordine del giorno, firmato sempre dal Consigliere Minnucci che impegna la Giunta regionale e gli assessori competenti a proporre un protocollo d’intesa tra i due enti per garantire una stretta collaborazione. In attesa che arrivi la legge regionale di riordino di riserve e parchi.

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