Secondo le ultime dichiarazione rilasciate dal ministro della Salute Speranza e dal sottosegretario Costa – quest’ultima poche minuti fa durante una trasmissione televisiva della Rai – è pressoché certo che dal primo maggio scatterà lo stop alle mascherine al chiuso, in particolare nei supermercati, nei centri commerciali, nei negozi e nei locali in genere.

Rimarrà obbligatorio indossare il dispositivo a bordo dei mezzi di trasporto e nei cinema, teatri e discoteche, almeno fino a giugno o a fine maggio, e nelle scuole, dove già da ora è previsto che studenti e insegnanti la indossino fino al termine dell’anno scolastico.

L’incognita rimane per gli uffici e, in generale, per i luoghi di lavoro, dove si ipotizza che verrà mantenuto l’obbligo ma anche solo con la chirurgica. L’obbligo di mascherine al chiuso dovrebbe essere infatti confermato fino a giugno nei luoghi di lavoro e negli uffici pubblici, come nei supermercati per il personale dipendente (commessi, cassieri, magazzinieri), dove potrebbe essere sufficiente indossare la mascherina chirurgica. L’ultima parola spetta alle parti sociali. Si lavora all’ipotesi di una proroga dell’obbligo di indossare la mascherina chirurgica dove non è possibile mantenere la distanza di un metro tra i lavoratori. Nel settore privato in ogni caso a decidere saranno le singole aziende che, a maggior tutela e prevenzione dei propri dipendenti, potrebbero mantenere l’obbligo di indossare la FFp2 nei luoghi di lavoro.

A definire i particolari saranno gli esperti a cui il ministro Speranza chiederà consiglio, che poi valuterà insieme al premier Mario Draghi e ai colleghi di governo per la decisione finale, che verrà presa la prossima settimana.

Lo stop alle mascherine al chiuso rappresenterebbe un passo essenziale verso il ritorno alla normalità, dopo oltre due anni di restrizioni.

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