La situazione sul fronte dell’approvvigionamento di gas naturale peggiora costantemente. Con tutta probabilità quest’inverno si dovrà fare a meno del gas russo e sarà necessario adattarsi attivamente alla crisi energetica che persiste da più di 6 mesi.

L’Europa sta lavorando per risolvere questo grosso problema, cercando di causare meno danni possibili. Tra i piani operativi da attuare a breve, spicca quello sul risparmio del gas a livello europeo. Nello specifico, questo regolamento prevede la riduzione della temperatura degli edifici di 1°C.

Agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali sarà consentito mantenere la temperatura a 17°C con 2 gradi di tolleranza, mentre tutti gli altri edifici dovranno mantenersi a 19°C (sempre con 2 gradi di tolleranza).

Inoltre, il periodo di riscaldamento verrà ridotto di 15 giorni l’anno (8 giorni in meno ad inizio inverno e 7 giorni ad inizio primavera) e di un’ora al giorno durante tutto il periodo di esercizio. Si stima che queste misure nel complesso faranno risparmiare 3,2 miliardi di Smc di gas, a cui si aggiungono i 2,1 miliardi di Smc sostituiti da altre fonti fossili per la produzione di energia elettrica. A queste due strategie si aggiungono, spiega il MiTE, le campagne di sensibilizzazione degli utenti per promuovere un comportamento più responsabile nei consumi.

Si stima che, grazie all’adozione di tutte queste misure messe insieme, nel complesso si possa arrivare a risparmiare 8,2 miliardi di Smc di gas naturale che rappresentano il 15% dei consumi totale.

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