Si spinge verso le auto elettriche ma non c’è la rete di ricarica.

Realizzare un’adeguata catena di colonnine capace di sostenere il cambio di passo verso una mobilità sostenibile non si annuncia facile. Lo dimostra il caso di Riano. Il sindaco Luca Abbruzzetti prova ad andare oltre l’immobilismo ma le polemiche fioccano.

Per mettere il comune flaminio-tiberino al passo del cambiamento in atto, nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha autorizzato l’Enel ad installare alcune cabine elettriche in via XXV Aprile, propedeutiche e necessarie a favorire la successiva installazione di totem di ricarica veloce per le auto.

Le polemiche

C’è chi in merito al sito scelto parla di “uno scempio autorizzato in uno dei posti più frequentati e che andrebbe migliorato nel decoro. Invece nemmeno abbiamo avuto la decenza di esaminare il progetto esecutivo che sarebbe bastato a rendersi conto dell’impatto. Ora ci costruiamo un muro davanti?”.

Non meno duro il secondo intervento che paventa grave impatto ambientale: “Non solo si sono eliminati parcheggi utili al mercato e alla scuola ma sono state installate a pochi centimetri dai giochi dei bambini in una zona verde”. 

Da segnalare però interventi, anche argomentati, a sostegno della scelta operata dal Comune “Non è una installazione banale – scrive un cittadino –  dato che sono colonnine ultra rapide che saranno una svolta per chi, come me, ha l’auto elettrica e vorrà ricaricare molti km in pochi minuti. Tutti i cambiamenti hanno dei pro e dei contro ma personalmente in queste installazioni vedo il progresso, un beneficio per l’immagine del comune e per le attività commerciali della zona. Nell’hinterland è l’unica installazione di questa portata e non potrà che far bene all’immagine del comune”.

L’amministrazione comunale è dialogante.

In  un post su fb ammette criticità  nell’ubicazione delle cabine, ma tiene il punto e scrive: “L’intervento, nonostante incida sull’ambiente esterno, si è reso necessario in un’ottica di futuro sviluppo green del nostro paese. Sarà premura dell’Amministrazione Comunale rendere l’opera meno invasiva possibile, al termine dei lavori”. Il cambiamento è necessario, diremmo obbligato, ma la polemica a Riano segnala che non sarà una passeggiata di condivisione. Però bisognerà pure iniziare. 

 

Sponsor