Tre manifesti, tre slogan, tre elementi fondamentali per la protezione del nostro territorio. È partita in questi giorni la campagna di sensibilizzazione promossa dal Biodistretto della Via Amerina e delle Forre, il progetto che unisce tredici comuni (Civita Castellana, Castel Sant’Elia, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Nepi, Orte, Vasanello, Calcata, Vignanello, Vallerano e Canepina) nel segno dell’agricoltura biologica e consapevole.

Oltre mille manifesti – ha detto la segretaria Sandra Gasbarri in occasione della conferenza stampa convocata, lo scorso 29 ottobre, in risposta al lancio del Progetto Ferrero – che verranno portati nei comuni e nelle scuole. Realizzati con il contributo volontario di Daniele Capo, con i manifesti andremo a parlare alla gente di nocciole, biodiversità, acqua e pesticidi“. Un’azione decisa, che se non dovesse bastare sarà seguita da una “mobilitazione popolare“, stando alle parole riportate da Tusciaweb di Famiano Crucianelli, presidente del Biodistretto: “Siamo di fronte a un’emergenza che da più tempo stiamo sottolineando ma che oggi si sta presentando con una qualità del tutto nuova. Un vero e proprio punto critico per il nostro territorio“.

Temi affrontanti nella campagna di sensibilizzazione sono l’utilizzo insostenibile dell’acqua, la perdita della biodiversità e l’uso invasivo dei pesticidi connesso al modello industriale di agricoltura e alla monocoltura che si sta determinando nel nostro territorio. L’evento finale di questa mobilitazione è fissato per venerdì 23 novembre, alle ore 16.30, quando presso l’Aula Consigliare del Comune di Civita Castellana andrà in scena l’incontro sull’enciclica di Papa Francesco Bergoglio “Laudato si’ – Dialoghi sulle sfide ambientali del nostro tempo“. Insieme al Monsignor Romano Rossi, Vescovo di Civita Castellana, e al sindaco Gianluca Angelelli, saranno presenti Famiano Crucianelli, Rossella Muroni, parlamentare ex presidente di Legambiente Nazionale, Fulco Pratesi, Presidente Onorario WWF, Lucio Cavazzoni, già presidente di Alce Nero, Antonella Proietti, Direttore Sanitario dell’ASL di Viterbo, Silvio Greco, del Comitato Scientifico Internazionale di Slow Food, Antonella Litta, rappresentante dei Medici per l’Ambiente, ed Enrico Panunzi, Consigliere Regionale.

Senza una nuova consapevolezza che “noi stessi siamo terra”, come scrive il Papa, e che il problema ambientale tocca tutti – si legge sul sito del Biodistretto – non sarà possibile affrontare le grandi sfide dei nostri territori e dell’intero Pianeta. Per questo è decisivo il coinvolgimento e la partecipazione dei più giovani, di chi lavora nei campi, dei cittadini, dei lavoratori e delle istituzioni. Senza questa nuova coscienza non sarà possibile riparare i danni che gli interessi di pochi e la rassegnazione di molti hanno causato e causano alla “casa comune””.

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