Buona la prima. L ’idea di trasformare il centro storico di Capena in un grande teatro ha vinto la sfida: in piazza del Popolo si sono date appuntamento circa 500 persone secondo una stima gli organizzatori. C’eravamo e possiamo dire che non sono numeri esagerati. Famiglie, giovani e anziani hanno seguito il percorso dello spettacolo inseguendo tra vie, piazzette, vicoli e case del vecchio borgo, “nientepopodimenoche”, La Verità, traccia narrativa della pièce ”Così è Mi pare” ideata diretta e scritta da David Mastinu e Martina Zuccarello che nel paese animano da anni un teatro e l’associazione DaMarte. In questi tempi di oblio della ragione e del buon senso soppiantati da propaganda e fake news, cercare la verità è sfida che merita attenzione.
Opera itinerante e corale
E’ stata opera itinerante e corale. In campo 39 attori dei corsi della scuola di teatro. Sono stati loro i protagonisti dei monologhi. Si cercava, secondo il canovaccio, chi aveva disegnato una svastica sul muro. La voce diceva che fosse stata l’attrice del monologo su “Paolo Francesca” di Dante che invece, raccontando di se, ha respinto ogni accusa e concluso dicendo che lei sul “muro avrebbe potuto disegnare solo il cuore di Paolo”. La ricerca è dunque proseguita nelle altre “stazioni”. La “Tuttologa” del Monte ha ricevuto in casa e messo in guardia tutti dall’indifferenza che è assassina quanto il braccio che uccide. Il pensiero è andato subito ad Antonio Gramsci che gli indifferenti li odiava. Nello slargo della Rocca da dove si dipartono le scale per la parte del paese affacciata sulla Valle, invece la Pittrice ha evocato lo spirito di Milovan pittore iugoslavo ma in realtà cittadino del mondo che per anni ha abitato in paese. Sue opere sono nelle case di molti degli abitanti. E’ stata emozione ma anche indicazione di lavori per il futuro. Magari cercare le verità universali nelle storie della vita che hanno animato quegli scorci di paese e quei selci antichi.
Trovata la chiave
Ma la strada è aperta, la “chiave ”, cercata da anni, per ridare vita al centro storico è stata individuata. E’ questo il valore aggiunto dello spettacolo allestito ieri sera. Seguendo le varie tappe la gente ha vissuto infatti una trama parallela: la riscoperta della Rocca e del Monte. Per molti è stato rispolverare gesti e storie del tempo perduto seguendo le orme di Proust, per altri, addirittura, la scoperta per la prima volta di angoli bellissimi del paese, per taluni un Amarcord felliniano di persone singolari e storie boccaccesche, tori infuriati, mamme salvatrici.
Standing ovation
Dopo il viaggio, tutti di nuovo a Piazza del Popolo per tributare la meritata standing ovation a tutti i protagonisti ed in particolare a David e Martina per lo spettacolo e l’organizzazione fluida e precisa. Infine: ieri sera faceva caldissimo nelle viuzze, dalla Valle non arrivava un refolo di vento, la prossima volta è il caso di arruolare un gruppo venditori ambulanti di bibite come nei cinema e negli stadi, avrebbero fatto affari d’oro. E devo dire che una birretta ghiacciata seduti su qualcuna delle scale più care avrebbe sciolto meglio emozioni e ricordi.
Conclusione: che l’esperienza diventi appuntamento fisso di ogni inizio estate, la chiave non va smarrita.
