Si riprende a scavare a Civitucola, l’antica Capena. Nella stessa area dove negli anni Trenta furono rinvenuti tesori immensi, conservati a Valle Giulia e  sparsi per il mondo.

La Soprintendenza ha predisposto un progetto che vale un  milione di euro. È tra quelli inseriti nel programma Caput Mundi. Finanziato con i fondi Pnrr per il Giubileo e presentato oggi alla stampa.

Dispone di 500 milioni che complessivamente andranno a finanziare 335 interventi su 283 siti archeologici/culturali del Lazio. Ora l’elenco delle opere attende solo il via libera da parte del  Ministero dei Beni culturali, ma siamo nel campo della formalità.

La Soprintendenza ha presentato 26 progetti

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, ha presentato complessivamente 26 progetti, quattro nella nostra area. 

Per l’agro capenate, oltre a Civitucola ha previsto infatti anche la valorizzazione dell’area archeologica del Lucus Feroniae. In questo caso  il fondo è di un milione e mezzo. L’intervento sulla terra che fu del popolo alleato di Veio fino alla sconfitta romana, è dunque di 2 milioni e mezzo.

Il  più poderoso, dal punto di vista finanziario, nella nostra area. Il terzo progetto prevede il restauro della Mansio ad Vacanas di Campagnano per 750 mila euro,  struttura simile a quella che invece, sempre a Capena, si è scelto di interrare, nel silenzio dei più.

Il quarto riguarda, infine, il recupero della Chiesa di S. Lorenzo Martire a Formello per lavori che valgono 300 mila euro.

 

Parco archeologico a Capena, Mansio a Campagnano, chiesa romanica a Formello

In particolare per l’area di Civitucola, la dizione del progetto recita “scavo archeologico, restauro conservativo e percorsi di visita” . Insomma nasce un parco archeologico. La parola “scavo” rimanda alla stagione, erano gli anni ’30, in cui si aprirono le decine di tombe etrusche nell’area interessata dal nuovo intervento. Per farlo si ricorse anche all’aiuto della rabdomante Maria Mataloni che con il suo bastoncino sensibile ai vuoti, aiutò a scovare molti dei preziosi resti che oggi sono conservati in un’area del Museo di Villa Giulia. Altri sono esposti in musei italiani ed europei.

Per quanto riguarda l’area del Lucus, invece, si procederà ad un generale restauro conservativo, adeguamento degli impianti e accessibilità.

Per la stazione di Posta Mansio ad Vacanas di Campagnano le risorse serviranno per il restauro del mosaico, la copertura dei resti e definire le condizioni di fruibilità.

Per Formello, con 300mila euro, si procederà invece al restauro della Chiesa romanica di S. Lorenzo Martire che risale all’inizio dell’anno mille.

Si apre una grande occasione di sviluppo. Tutto sta a vedere cosa accadrà dopo che i lavori saranno  stati portati a termine, quali iniziative saranno adottate perche le risorse spese producano crescita, occasioni di lavoro, recupero di idenità territoriale. E non un nuovo abbandono.

E quanto i Comuni della nostra area sapranno finalmente fare “rete” e mettere in connessione le tante bellezze naturali, storiche, artistiche e archeologiche per creare un vasto polo di attrazione turistica.

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