Monterotondo. Arrivano i fondi del piano sanitario PNRR missione 6 e presto saranno impiegati per il potenziamento della sanità territoriale.

Questo emerge dall’incontro che si è svolto ieri nella città eretina alla presenza del sindaco Riccardo Varone e dell’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato, con la partecipazione dell’assessore regionale Mauro Alessandri (lavori pubblici e trasporti).

Sono 4,8 milioni di euro i soldi stanziati e verranno utilizzati per riconvertire in polo medico l’ex deposito Cotral situato lungo la passeggiata di via Bruno Buozzi, in pieno centro. Il tutto avverrà nell’ottica di un rafforzamento dei servizi socio-sanitari locali, rivolti a un’intera area distrettuale che comprende Mentana e Fonte Nuova.

La struttura, tornata a far parte del patrimonio comunale nel 2020, si prepara a offrire alla cittadinanza tre diverse aree:

  • L’ospedale di comunità.

Polo di degenza infermieristica che avrà al suo interno tra i 30 e i 40 posti letto.

  • La casa di comunità

Un’area di circa 800 metri quadri  pensata per offrire prestazioni ambulatoriali di carattere esclusivamente pubblico.  Sarà aperta 7 giorni su 7 e prevede la presenza di professionisti di medicina generale, specialisti e infermieri.  Sarà soprattutto rivolta ai pazienti cronici, che hanno bisogno di effettuare monitoraggi costanti e potranno farlo senza doversi spostare sul territorio.

  • La centrale operativa territoriale

Un centro prenotazioni distrettuale, presso il quale richiedere appuntamenti per le visite mediche ambulatoriali.

I tempi per la realizzazione della struttura sono serrati, il progetto andrà messo a cantiere entro marzo 2023. È quanto ci ha detto il sindaco VaroneStiamo correndo per fare i passi necessari: delibere, autorizzazioni, protocolli di intesa. L’amministrazione si muove in pieno spirito di collaborazione con la Regione Lazio e con l’Asl RM 5”.

Monterotondo, però, porterà avanti anche alcune istanze: “Come amministrazione comunale apriremo un tavolo di concertazione con Regione e Asl affinché, all’interno di un quadro più generale di ideazione, vengano date le giuste attenzioni alle esigenze specifiche della cittadinanza”.

Il sindaco Riccardo Varone sottolinea, inoltre, come il recente potenziamento dell’ospedale S.S. Gonfalone (reparto di ortopedia) e la nascita di questo nuovo polo socio sanitario rientrino in un quadro di intervento sinergico sul territorio, che non creerà alcuna contrapposizione di competenze tra le due realtà.

Anche l’assessore Alessio D’Amato ha illustrato l’importanza di questi nuovi investimenti: “La nuova struttura di Monterotondo sarà un’importante porta di accesso ai servizi medici. Per alcune prestazioni, le liste d’attesa sono ancora troppo lunghe e la soluzione non può essere l’intramoenia. Nello specifico, questa rimane comunque una scelta a disposizione dei cittadini a livello regionale, ma sul territorio l’offerta di servizi pubblici va potenziata”.

E aggiunge l’assessore: “Il covid ha messo in luce le carenze che, come Regione, ci portiamo avanti dopo molti anni di commissariamento. Molto è stato fatto per risanare la situazione, ma l’impegno deve essere portato avanti e in tempi brevi

A proposito di tempistiche, buone notizie anche per la Asl RM4 e, nello specifico, la sede di Capena. Come abbiamo scritto in precedenza, il poliambulatorio lungo la Tiberina sarà interessato da un investimento di oltre due milioni di euro. Non bisognerà aspettare a lungo per l’inizio dei lavori, almeno secondo quanto ha dichiarato al nostro giornale l’assessore D’Amato: “Capena rappresenta un presidio importante per l’intera area del distretto 4 e sarà ulteriormente potenziato grazie ai nuovi fondi stanziati. In linea con le tempistiche riferite al piano sanitario del PNRR missione 6, riteniamo che gli interventi previsti potranno essere messi in cantiere entro la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo”.

 

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