Terra gelida ma bollente, bagnata dall’Oceano e osservata da alte montagne. Nonostante il rigido clima, il sole che non tramonta o sorge mai, gli islandesi sono un popolo solare e accogliente.

Gran parte della popolazione è di origine Norvegese e Irlandese. Ma come sono le donne islandesi?
Spesso stereotipate, nell’immaginario collettivo sono alte, dagli occhi azzurri e lunghi capelli biondi. Sono donne consapevoli dei loro diritti e indipendenti. Tutte.

E se potessimo tornare indietro?

Facciamo un piccolo salto spazio temporale, siamo in Islanda, è il 1915 e festeggiamo il suffragio
universale. Se è vero che la politica, le leggi e l’amministrazione di uno stato sono lo specchio della società, allora da sempre siamo stati indietro perché l’Italia raggiunse il traguardo nel 1948.
Facciamo un piccolo salto e arriviamo al 1980: Vigdìs Finnbogadòttir è la prima donna (e madre single) del mondo ad essere eletta presidente, confermando la sua carica per quattro mandati consecutivi. Noi, dopo quarantadue anni ancora ci stupiamo (o dobbiamo stupirci) di quella che da quarantadue anni, in un paese a poche ore di volo dal nostro, è la normalità.
Perché gli Islandesi quando sentono la notizia di una donna al potere non si stupiscono, è un popolo consapevole dei diritti e dei doveri di ogni individuo.

La cultura dei libri

Gli islandesi amano leggere e scrivere, in ogni angolo di Reykjavik sorgono piccoli bar, dove è possibile prendere un libro dai lunghi scaffali, leggerlo e riporlo. Come se fossi a casa.
Sono luoghi pieni a tutte le ore, c’è chi entra solo per un po’ di compagnia o per sfogliare uno dei tanti testi posti sugli scaffali.

La cultura ha un ruolo fondamentale nella società islandese, per le vie della città di percepisce il bisogno di leggere, di scrivere e di comunicare. Nonostante il freddo artico, per le vie del centro tra negozi, librerie, caffè e pub colorati ti senti a casa.

Tiriamo le somme

Ho visto donne guidare autobus e tir, fare lavori a contatto con il pubblico con il volto coperto di piercing, donne incinta lavorare e ho parlato con una ragazza che ha lavorato come bracciante in una fattoria per sei mesi. Tutti i mestieri sono a portata di tutti.
Potrei continuare ad elencare quante persone straordinarie ci sono e quante persone straordinarie
circondano la vita di ognuno di noi, tutti i giorni. Facciamoci caso. Perché se i nostri occhi continueranno a stupirsi della normalità, rimarremo nel pantano.

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