Dopo i primi approfonditi rilievi da parte di forze dell’ordine, medici legali e inquirenti, si sta facendo strada una ipotesi agghiacciante sulla dinamica che ha portato al ritrovamento nel Tevere, all’altezza del Ponte di Mezzocammino, del cadavere di una neonata da parte di un pescatore.

Un profondo ematoma violaceo sulla nuca della sventurata piccina fa propendere gli investigatori sulla concreta possibilità che la neonata sia stata gettata nel fiume da un ponte e, variante ancora più drammatica, addirittura da un’auto in corsa.

Nel frattempo, è stato prelevato e analizzato il Dna della neonata. Ora sarà inserito nella banca dati con la speranza di trovare un profilo compatibile con un familiare. L’obiettivo è quello di trovare la persona che poco dopo il parto l’avrebbe gettata nel fiume.

Da segnalare, infine, che Cesare Bergamini – il pescatore che ha ritrovato il corpicino mentre stava sistemando le sue reti nel fiume – ha dichiarato oggi: “Inizialmente pensavo fosse un bambolotto poi mi sono avvicinato e mi è preso un colpo“.

La piccola aveva ancora il cordone ombelicale attaccato e. come confermato anche da Bergamini, un grande ematoma sulla nuca. Sarà l’esame autoptico, previsto oggi, a chiarire se la neonata sia stata gettata nel fiume viva oppure sia stata uccisa prima.

 

 

 

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