Riemerge dalla stagione dura del Covid la Festa della Trebbiatura organizzata dell’Azienda Di Pietro a Capena. 

Nell’aia di fronte al mulino domani, domenica 31 luglio, si rievoca il rito principe della stagione estiva nelle campagne italiane e tiberine. Le gregne di grano, appositamente preparate, saranno lavorate da una trebbiatrice  di oltre 100 anni visto che risale ai primi del ‘900.

Si ripete un rito antico che era anche occasione di festa. L’evento è alla terza edizione. L’ultima ci fu esattamente tre anni fa, il 3 agosto del 2019, poi l’epidemia. E lo stop per tre anni. Domani si riparte e sarà festa popolare e viaggio nei sapori di questa terra.

Le gregne lavorate dalla veneranda trebbiatrice

La veneranda trebbiatrice col suo sferragliare, ormai faticoso, darà inizio ai festeggiamenti. Poi si proseguirà con la rievocazione storica di un impasto utilizzando un esemplare della prima impastatrice meccanica, mentre i mastri caseari di un’azienda locale mostreranno la “cagliata in diretta”.

Nel menu anche un pizzico di storia: si parlerà del mito di Demetra. La grande madre, bionda di capelli, protettrice dei raccolti, dei cereali, della fertilità dei campi. In un tempo segnato da incendi che hanno bruciato 35 quintali di prezioso grano Cappelli prodotto dall’azienda e ulivi e orzo e uva, il richiamo al mito di una dea pagana che tutelava i campi e il lavoro degli agricoltori è di buon auspicio.

La festa del buon cibo a chilometro zero

Nello spazio dedicato alla festa saranno presenti stand gastronomici con i prodotti d’eccellenza dell’area tiberina, dalle pizze fritte di Canneto, ai frutti degli orti dell’Azienda Pappa, dal vino della coop Agro Capenate, che punta a lasciarsi alle spalle l’incendio dei giorni scorsi che ha bruciato cinque ettari di uva bianca, e gelati prodotti da un’azienda locale. 

La festa del chilometro zero, quasi una fiera dei prodotti di aziende agricole da giovani. Non può mancare la musica assicurata dalla banda comunale, mentre la colonna sonora della festa sarà a cura del Pirata di Leprignano. Si va avanti fino al tramonto seduti su balle di fieno con un buon bicchiere di vino locale a fare compagnia. L’ingresso alla manifestazione che offre storia e buon cibo è di 2 euro. Più che popolare.  

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