Due storie di buona politica che vale la pena di raccontare. Si sono svolte sabato pomeriggio, primo giorno di febbraio 2025 a Fiano Romano e Monterotondo.
Nel centro tiberino l’ex sindaco, Davide Santonastaso dimesso con atto notarile da cinque consiglieri della sua maggioranza più i tre del Pd e uno di Fratelli D’Italia, ha voluto incontrare i cittadini per spiegare quanto accaduto. I dimissionari non hanno accolto, ad oggi, alcun invito a farlo nel corso di un confronto pubblico.
Nelle stesse ore a Monterotondo, Piero Marrazzo, ex presidente di una stagione felice della Regione Lazio, nella sede della Libreria Ubik ha incontrato i cittadini per parlare del libro “Una storia senza eroi” dove narra della sua famiglia e del perché, in seguito al ricatto di carabinieri infedeli, chiuse anzitempo, nell’ottobre del 2009, la sua esperienza amministrativa.
La politica trasparente fa il sold out
I due appuntamenti hanno registrato il sold out di pubblico. È accaduto cioè che in un sonnacchioso pomeriggio invernale, centinaia di persone hanno lasciato la comfort zone del trio divano-televisione-smartphone, per recarsi in luoghi fisici alla ricerca di risposte ai loro interrogativi su storie e vicende che li toccano o li hanno toccati da vicino.
Ascoltando un dibattito franco e vero, dal vivo e con i protagonisti, saltando la farlocca mediazione della tentacolare rete digitale che isola e confonde. Hanno compiuto una scelta di campo, scelta politica precisa e in controtendenza che merita attenzione.
L’incontro di Fiano Romano
L’assemblea di Fiano Romano si è tenuta nella Sala Conferenze del Castello Ducale, hanno partecipato oltre 250 persone, una parte ha seguito il dibattito in piedi dall’esterno perché dentro non c’era più posto. Una grande partecipazione, prova di passione civica e urgenza di democrazia. I cittadini non vogliono essere trattati da sudditi. Il dibattito ha assunto i tratti di un confronto leale, trasparente e senza formalità. Hanno chiesto dei malandati conti della farmacia comunale, privatizzata negli anni scorsi, espresso indignazione per la scelta di interrompere l’esperienza amministrativa con atto notarile, del progetto dell’infermiere di comunità. Temi concreti, non discussione sui massimi sistemi. L’ex sindaco e gli ex assessori hanno risposto puntualmente, dati alla mano, raccontando, per esempio, che la convenzione con la Asl per l’infermiere è stata firmata e la delibera non si è potuta discutere solo per l’interruzione traumatica della consiliatura.
“Un’assemblea fatta di moltissime domande e pensieri critici – commenta Davide Santonastaso – che ha dimostrato quanto la nostra Comunità abbia voglia di partecipare alla vita politica e sociale della città, comprendere ciò che è successo e tracciare insieme il percorso che ci porterà verso il domani. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche il video dell’iniziativa”.
Marrazzo alla Libreria Ubik di Monterotondo
Quasi in contemporanea a Monterotondo, nei locali gremiti di persone della libreria Ubik, presenti anche amministratori comunali dell’area, Piero Marrazzo ha presentato il suo libro, un successo editoriale della Marsilio Editori nelle librerie da ottobre, in cui racconta la storia della sua famiglia, il rapporto con il padre Giò, la madre, il fratello americano, il ruolo delle figlie nella scelta di scrivere il testo e uscire dal cono d’ombra e ipocrisia causato dallo scandalo dell’ottobre 2009 che pose fine in modo traumatico alla sua esperienza alla guida della Regione Lazio. Avventura iniziata nel 2005, quando alle regionali sconfisse, a sorpresa, il potentissimo Francesco Storace, esponente storico e di primo piano di quella destra allora guidata da Gianfranco Fini, scomparso da radar della politica nazionale in quanto reo di aver sfidato Silvio Berlusconi, iracondo Zeus del centrodestra italiano.
Anche in questo caso massima l’attenzione dei partecipanti che, come era prevedibile, hanno concentrato i loro interventi sulla parentesi politica di Piero Marrazzo. Anche in questo caso il confronto è stato sincero: domande secche e risposte vere. Ammissione di debolezze e rivendicazione della politica come asse portante della democrazia e la conferma della persistenza di un feeling popolare con Marrazzo e con l’esperienza politica che lo vide alla guida della Regione Lazio. Un filo intatto. L’incontro è stato organizzato dal nostro Italo Arcuri e insieme lo abbiamo moderato.
La crespa nello stagno
La cronaca, seppur sommaria, dei due eventi è atto dovuto da parte nostra perché entrambi hanno fatto intravedere sulla superficie dello stagno in cui oggi galleggia immobile la vita politica e sociale del nostro paese, una piccola crespa contro disincanto e cinismo, e che parla di civiltà e democrazia.
Le foto dell’evento a Monterotondo sono di Fabrizio Sanapo.
