Niente di buono se contiuniamo così.

Facciamo parte tutti della stessa Terra, della stessa vita sulla Terra, eppure, a volte, sembriamo proprio dimenticarcene. Tiriamo fuori il peggio di noi in alcune situazioni, proprio come quando in strada, al volante, siamo bloccati nel traffico: perennemente arrabbiati e coi nervi a mille, in attesa di sfogarci con qualcuno urlandogli contro tutto il nostro malessere. Vi succede? Fateci caso quando accade. (Quando accade a me, me ne vergogno).

Adesso trasliamo la scena ma manteniamo lo stesso mood in cui ci troviamo: siamo sul piede di guerra. Lo scenario si sposta nei commenti di un post di cronaca riguardante la morte improvvisa di una persona. Nemmeno il tempo di finire di leggere la notizia che la mossa immediatamente successiva è quella di leggere i commenti delle persone sotto al post alla spasmodica ricerca di un capro espiatorio con cui prendersela, con cui sfogare rabbia e stress.

È un periodo indubbiamente complicato. Tra i commenti che da una parte citano: “Si era appena fatta il vaccino, è stato sicuramente per questo!” e dall’altra: “Non c’entra nulla il vaccino ed è colpa di voi no vax se ci sono le varianti”, o similari, sembra di essere davvero in mezzo ad una guerra tra stupidi. Meglio, guerra tra poveri stupidi. Si, a volte riusciamo ad essere davvero stolti. Non riusciamo nemmeno per un attimo ad immedesimarci nella vita di chi non ce l’ha fatta; nella vita di chi resta senza più accanto la persona che non ce l’ha fatta.

Sarebbe sicuramente più opportuno disquisire con qualcuno cercando di comprendere la storia personale, qualunque sia la sua scelta. Cercando di mettere in campo l’empatia, merce sempre più rara.

Se guardiamo al dibattito feroce attuale, ci sono evidenze da entrambi i lati: il vaccino salva sicuramente delle vite ma in alcuni casi ne rovina altre.

Proprio ieri, a Roma, circa 300 persone si sono radunate all’esterno del Ministero della Salute per cercare ascolto da parte di un governo che sembra non farsi carico dei problemi che stanno subendo le persone che hanno riscontrato gli effetti collaterali del vaccino. 

Non hanno molto spazio sulla stampa ma  esistono persone che hanno avuto reazioni avverse causate dal vaccino antiCovid. Ne esistono altre che non sarebbe ora qui se avessero preso l’infezione senza copertura vaccinale.

Nel frattempo, a livello internazionale, si sta portando avanti uno studio scientifico che riguarda persone che pur essendo state a stretto contatto con il covid19 non hanno contratto l’infezione. Si tratta di una ricerca sulla genetica per l’identificazione di biomarcatori clinicamente utili in pazienti risultati resistenti all’infezione da SARS-COV-2, utile proprio al fine di sviluppare nuove soluzioni diagnostiche e terapeutiche.

Ci sono numerose persone, non vaccinate, che ogni due giorni per lavorare si sottopongono al tampone. Spendendo bei soldi. Saranno contente di farlo? Oppure di rischiare la vita, nel caso si ammalassero? Così, in altro modo, con quale serenità chi si è vaccinato ha firmato un foglio attraverso il quale si è assunto tutte le responsabilità circa la propria vita?

Di nuovo, empatia.

Ascoltare e “guardare” l’altro, cercando di accettare, pur non condividendo, la sua scelta. E davanti alla morte di qualcuno, avere la decenza di non fiatare, rispettando quella vita che non c’è più.

In questo orribile periodo noi esseri umani siamo tutti indistintamente parte lesa di una cosa enorme, molto più grande di noi. Da due anni a questa parte ormai.

Non dimentichiamolo mai.

E’ una guerra stolta questa.
Sponsor