In avvio di settimana gran parte del Paese sarà sotto scacco del flusso rigido dai Balcani, con qualche nevicata a bassa quota. Quella che arriverà fin sull’Italia sarà aria molto fredda direttamente dall’Artico Russo e che quindi sarà di tipo continentale, rigida nei bassi strati come mai accaduto in tutto l’inverno.

Il crollo delle temperature sarà dell’ordine dei 10-15 gradi rispetto agli ultimi giorni caratterizzati dal tepore primaverile, ma il raffreddamento sarà avvertito in misura anche maggiore per via dei venti di Bora e Grecale che spireranno sostenuti, aumentando pertanto la percezione di clima rigido.

La fase clou del freddo dovrebbe aversi martedì e purtroppo potrebbero aversi ripercussioni anche molto dannose, in quanto ci sarà la possibilità di gelate non solo sui rilievi, ma anche sulle pianure e sulle valli. Considerato il risveglio vegetativo primaverile quest’anno anticipato per il tepore, si rischia il disastro.

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