Un appuntamento tra storia e archeologia, un viaggio nel passato del nostro territorio. Sabato 7 dicembre, a Faleria, si parlerà di Acquaviva, una diocesi scomparsa dell’Agro Falisco, da anni oggetto di studio di ricercatori ed esperti.
Tra questi Roberto Giordano che, in collaborazione con Maurizio Cosimi, esploratore e grande conoscitore del territorio falisco, ha raccolto e descritto le principali ipotesi effettuate nel corso del tempo da studiosi e archeologi su Aqua Viva, un insediamento fondato in epoca romana e situato in prossimità di Civita Castellana, sul percorso dell’antica via Flaminia. Un luogo nato come area di sosta e cambio cavalli che conobbe però un graduale e notevole ampliamento tanto da essere riportato sugli Itinera, le antiche cartine stradali, e sulla Tabula Peuntigeriana, copia medievale di una mappa romana del III sec. d. C..
A partire dalla metà del V secolo d. C. la statio di Aqua Viva divenne diocesi vescovile, come è testimoniato dalla presenza in alcuni concili e sinodi romani di uomini di chiesa provenienti da questo territorio. Il fatto che Aqua Viva fosse divenuta una sede episcopale significa che l’originario centro viario aveva assunto una particolare importanza religiosa e politica. Questo insediamento, pur essendo stato così importante, sembra essere scomparso nel nulla, in quanto non ha lasciato tracce evidenti sul territorio. La sua esatta localizzazione, in sostanza, è ancora ignota, nonostante le ricerche iniziate nel XIX secolo e proseguite, con alterni risultati, fino ai giorni nostri.
Sabato 7 dicembre, alle ore 16.00, Roberto Giordano proverà a fare chiarezza, proponendo una sua ipotesi sull’effettiva localizzazione del “leggendario” e sfuggente insediamento di Aqua Viva. A presenziare la serata ci sarà il Prof. Luigi Cimarra, demologo e studioso del territorio. Interverranno anche il Sindaco di Faleria Walter Salvadori, e il Consigliere Comunale Nicola Rinaldi. Per un viaggio nel passato, alle radici del nostro territorio.