Di fronte allo scetticismo di chi ancora non crede che il cambiamento climatico sia una realtà tangibile, queste che vedete nel video sottostante sono solo alcune delle immagini di ciò che sta accadendo in Australia in questi giorni.

Il video, che ha superato il milione di visualizzazioni, è preso dal profilo Instagram di Ryan Mccann, un creativo residente in Northen Rivers, regione nordorientale dello stato australiano del Nuovo Galles del Sud.

Da settimane ormai la costa sud-orientale dell’Australia sta vivendo l’incubo delle incessanti piogge torrenziali che, anche a causa del forte vento, stanno devastando l’area.

Sono almeno 13 i morti finora accertati.

Nel Queensland, dove l’ondata di precipitazioni è da poco passata, risultano essere circa 18 mila le case allagate e quasi 60 mila persone si trovano ora senza elettricità. L’inondazione ha inoltre chiuso importanti vie di trasporto stradale.

Questa è senza dubbio la peggiore delle alluvioni avvenute in Australia finora. Secondo i dati dell’Agenzia Meteorologica Nazionale la quantità di precipitazioni cadute in sei giorni nell’area di Brisbane è stata pari a 792,9 mm. Il record precedente, stabilito nel 1984, era di 655,8 mm.

La città di Ballina, situata nella regione dei fiumi settentrionali del Nuovo Galles del Sud, è una delle aree maggiormente colpite dall’alluvione. Il suo sindaco, Sharon Cadwallader, ha riferito che non c’era più cibo sugli scaffali dei supermercati e i sistemi di pagamento elettronico erano fuori uso.  Inoltre, a migliaia di residenti di Ballina è stato ordinato di lasciare le loro case e l’ospedale locale è stato evacuato dalla città dopo la mezzanotte di mercoledì mattina.

Questo è un video preso dal profilo Instagram a.wild.mind appartenente a Federica, una fotografa italiana che vive in Australia da 7 anni. Federica, nel video, ci informa anche che i benzinai locali hanno finito la benzina (il cui prezzo, nel frattempo, è salito a $2.50/Litro).

A causa dell’ingente inondazione alcune persone risultano essere ancora intrappolate sui tetti.

“Siamo sul tetto. La nostra casa e le macchine sono completamente allagate. I SES (The State Emergency Service) non rispondono e nemmeno lo 000 (numero telefonico per le emergenze). Se qualcuno ha qualche consiglio fatecelo sapere. In attesa del sorgere del sole.”

 

Sul posto sono tantissimi i volontari che hanno lavorato tutta la notte e mercoledì mattina per mettere migliaia di sacchi di sabbia in modo da alzare l’argine e salvare la città.

Ora la perturbazione si sta muovendo da Brisbane verso Sidney, e le autorità hanno già allertato i residenti ordinando l’evacuazione di almeno 200 mila persone.

Ecco, suggerisco agli scettici del climate change di guardare con attenzione queste immagini perché oggi il dramma sta avvenendo in ’Australia ma domani chissà, tutto ciò potrebbe succedere altrove, ovunque, anche in casa nostra.

 

 

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