Una foto fiabesca sul sito dell’Unesco incorona “le colline del prosecco” di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità. La 43ma sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale Unesco ha iscritto le colline del prosecco nel registro dei siti patrimonio dell’umanità da tutelare. La votazione è avvenuta oggi 7 luglio a Baku capitale dell’Azerbaijan, con la delibera favorevole all’unanimità da parte dei 21 stati membri del comitato Unesco, le colline trevigiane del prosecco entrano ufficialmente a far parte del patrimonio nella Worl Heritage list come paesaggio culturale.

Un mare sinuoso color verde a perdita d’occhio è l’incanto dei circa 97 km di colline da oggi 55simo sito italiano dei 1093 siti dei 167 Paesi che fanno parte dei luoghi protetti dall’Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite. Il percorso di iscrizione è iniziato 10 anni fa, nella descrizione ufficiale dell’Unesco si legge:” la zona include una serie di catene collinari, che corrono da est ad ovest e che si susseguono l’una dopo l’altra dalle pianure fino alle Prealpi, equidistanti dalle Dolomiti e dall’Adriatico, il che ha un effetto positivo sul clima e sulla campagna. Se Conegliano ospita molti istituti legati al vino, Valdobbiadene è invece il cuore produttivo dell’area vinicola. I ripidi pendii delle colline rendono difficile meccanizzare il lavoro e di conseguenza la gestione delle vigne è sempre stata nelle mani di piccoli produttori. È Grazie a questo grande pacifico esercito di lavoratori e grazie all’amore per la loro terra che è stato possibile preservare queste bellissime colline e creare un forte legame tra l’uomo e la campagna. Il risultato di questo forte legame è uno straordinario esempio di come questa antica cultura sia fortemente radicata alla sua terra.”

Questo riconoscimento oltre che rappresentare una valorizzazione del territorio e dei suoi frutti avrà conseguenze positive a livello economico e turistico. Ancora una volta l’eccellenza italiana scaturisce dalla ricchezza culturale, paesaggistica e agricola. Il prosecco prodotto da queste uve è l’ennesima affermazione del Made in Italy di qualità, un motivo di vanto e di orgoglio per il Belpaese.

L’Italia mantiene il primato per il maggior numero di siti patrimonio dell’umanità, nella speranza di ricevere altri riconoscimenti per tutte le meraviglie che c’invidia tutto il mondo, tra le quali Ostia Antica.

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