Il giorno per ribadire il no alla discarica di Magliano è mercoledì prossimo 16 febbraio.

Alle ore 16, nell’aula consiliare del Comune, il sindaco Francesco Mancini  ha organizzato la riunione delle Conferenza dei sindaci dell’area Cassia, Flaminia e Tiberina per definire iniziative comuni immediate a contrasto del pronunciamento regionale che, per altro, ancora non risulta pubblicato sul Burl (Bollettino ufficiale della Regione). 

Il ricorso al Tar è passaggio che appare quasi scontato, ma la riunione servirà anche ad illustrare tutti i passaggi forzati presenti nel testo della determina sia di merito che di metodo e che saranno alla  base del  ricorso. Mercoledì i sindaci avranno  a loro fianco anche i ragazzi dello storico liceo scientifico G.Piazzi di Morlupo, l’associazione ecologica Monti Sabatini e numerosi cittadini provenienti anche dai paesi limitrofi. 

Gli studenti hanno deciso di far sentire la loro voce. Saranno nella piazza di Magliano  per protestare e dire che la scelta riguarda la loro terra e il loro futuro e non può passare sulle loro teste. La sede dell’Istituto liceale è a due passi dalla futura discarica, a ridosso del  bivio tra Flaminia e Campagnese che è destinato a diventare snodo principale di passaggio dei tir di rifiuti da Roma.

“Ci sono evidenti smagliature nelle determina e contraddizioni palesi, passaggi poco chiari – dice il sindaco Mancini – la scelta di eliminare dal conferimento in discarica e stralciare dal progetto quelli appartenenti alla famiglia EER 20 e i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata compresi nella famiglia EER 16, pur di dire si ad un impianto fuori posto in base alle leggi vigenti e al piano rifiuti, è un escamotage fragilissimo. Anche l’indicazione di evitare rifiuti che generano cattivi odori  è forzata, visto che il livello accettato è fissato a 1000: di fatto, altissimo, il massimo ammissibile per i rifiuti trattati. Quella discarica di inerti non può diventare discarica di non pericolosi a servizio di Roma, non basta eliminarne alcuni  per fare il miracolo”.

Non basta elimnare alcuni rifiuti per fare il miracolo

I sindaci mercoledì confermeranno di volere semplicemente il rispetto di quanto previsto nel piano regionale e cioè che i rifiuti prodotti dalla Capitale devono essere ospitati in luoghi all’interno del suo perimetro non nei comuni limitrofi utilizzando La Citta Metropolitana come passepartout. 

Occorre coerenza con il principo affermato dalla Regione in ogni passaggio e rispetto ad ogni sindaco di Roma negli ultimi anni, come è stato fatto nel caso della discarica e del termovalorizzatore di Colleferro. Magliano Romano ed i comuni circostanti non valgono meno ne accettano di essere l’eccezione.  

 

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