Ricordate Tiberis, la spiaggia sul Tevere inaugurata lo scorso anno a Ponte Marconi dal Comune di Roma con la promessa che sarebbe diventata la “perla della Capitale“? Ecco, a distanza di 12 mesi neanche l’ombra di sdraio, lettini, ombrelloni e piscine gonfiabili.

Soltanto transenne pericolanti, tendoni vecchi, distese di erba incolta e spazzatura. Una vera e propria discarica a cielo aperto costata alle casse pubbliche (e quindi a romani) 240mila euro.

Nonostante l’indagine aperta dalla Corte dei Conti e la contrarietà della Sovrintendenza del Mibac, a maggio scorso il Campidoglio aveva annunciato la riapertura della “spiaggia dei romani”, precisando che a breve sarebbe stato pubblicato un bando per la gestione dell’area.

Nulla di tutto ciò. Di quella “perla”, resta soltanto una distesa di erbacce e cumuli di sporcizia. E soldi sprecati.

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