Firmato questa mattina l’accordo tra Atac e SCUA sulle indennità ai macchinisti e capitreno della Roma-Viterbo. L’accordo dovrebbe porre fine a due settimane d’inferno. Si spera.

“Come avevamo anticipato – scrive l’associazione TrasportiAmo – l’Azienda, stretta anche dalla Regione Lazio, ha rinunciato a rimodulare il sistema di calcolo dei corrispettivi per il mese di settembre, iniziativa secondo noi sciagurata, specie in questo particolare momento, che ha innescato la reazione del personale di macchina il quale negli ultimi giorni ha rinunciato a svolgere turni a straordinario e messo in ginocchio il servizio. L’accordo prevede di aprire un tavolo tra l’Azienda e le Segreterie Regionali finalizzato a ottimizzare, si spera, gli accordi del 2015».

Nelle ultime due settimane soppresse 200 corse

Nei numeri delle ultime due settimane la foto del disastro Roma Nord: in quindici giorni, dal 28 settembre a da oggi 14 ottobre risultano soppresse 200 corse. Ogni giorno  i pendolari hanno viaggiato e viaggiano stipati come animali, ogni giorno su questa linea si fa carta straccia delle minime norme di sicurezza nei trasporti e di quelle per limitare la diffusione del virus Covid-19. E’ una spettacolo indegno che va avanti da giorni aggravato dalla vertenza creata da Atac con i macchinisti. Il risultato sono pendolari costretti su carri bestiame. Qui su questi vagoni oggi giorno non ci sono assembramenti ma brutali ammassamenti. Così viaggiano studenti e lavoratori.

Pendolari costretti su carri bestiame

“Questo è il servizio pubblico degno di tal nome e in grado di contrastare l’attuale emergenza? – scrive il Comitato Pendolari – senza controlli, senza sanificazioni, con assembramenti continui in stazione e sui treni. Il covid con la Roma Nord ci va a nozze”. .

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