È una delle attrici più camaleontiche del panorama cinematografico italiano. E non lo scrivo perché è un piacere vederla recitare ma perché lo testimoniano i tanti registi che, nel girare, la richiedono nei loro film: Dora Romano.

Dai fratelli Taviani (“Il sole anche di notte”) a Saverio Costanzo (“L’amica geniale”), da Ferzan Ozpetek (“La Dea Fortuna) ad Alessio Cremonini (“Sulla mia pelle”), passando per Damiano Damiani (“L’Ultima festa”), solo per fare dei nomi.

Nel 2006, in “Profumo. Storia di un assassino” di Tom Tykwer ha anche interpretato la moglie di Dustin Hoffman.

Da due anni Dora Romano, nativa di Castellamare di Stabia, vive a Morlupo. E da qui, nella notte tra il 27 e il 28 marzo prossimi, attenderà da Hollywood il verdetto per l’assegnazione dell’Academy Award, il premio cinematografico più prestigioso al mondo, per il film di cui è interprete: “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino. Film in gara per il miglior film in lingua straniera.

Dora, da Castellamare di Stabia a Roma e poi a Morlupo. Cosa ti ha spinto a venire ad abitare nel quadrante nord della provincia di Roma? “Ci siamo trasferiti a Morlupo a dicembre del 2019. Abitiamo in un casaletto nei dintorni del paese. Era da tempo che insieme a mio marito volevamo andar via da Roma per trovare un posto tutto nostro a contatto con la natura e dopo anni di ricerca nel quadrante nordovest della Capitale abbiamo trovato questa casa e la nostra vita è cambiata in meglio”.

Hai saputo dell’ipotesi discarica dei rifiuti a Magliano Romano? Quale il tuo parere rispetto a tale eventualità? “Sì, ho saputo e mi chiedo come mai siamo ancora costretti a difendere l’ambiente dai pericoli di inquinamento per salvaguardare la qualità della vita, dopo che le missioni spaziali sono atterrate su Marte!”.

Alla luce di tutte le raccomandazioni dell’Europa, delle pesanti ripercussioni ambientali e sanitarie provocate dalla discarica di Malagrotta (e non solo) e della sempre maggiore richiesta di attenzione all’ambiente, tanto che la sua tutela fa ora parte dei principi fondamentali dalla Carta costituzionale, non ritiene che parlare ancora di nuove discariche significhi offendere il buon senso? “In verità, Italo, penso che non si tratti solo di offendere il buonsenso ma di mettere scientemente in pericolo le vite umane e la salute degli abitanti… fabbricare plastiche e altri agenti inquinanti è una cosa fatta dagli uomini e quindi bisogna innanzitutto limitare i consumi e porre attenzione ai materiali non riciclabili, ma si chiacchiera tanto e poi non si decide mai nulla in questo senso”.

Cultura e ambiente. Quanto la Cultura può aiutare a sensibilizzare le persone su questi temi? “Purtroppo, in questo Paese, la Cultura è relegata agli ultimi posti nella lista degli interessi della società. Soprattutto per ciò che riguarda il teatro stiamo assistendo a una crisi totale dello spettacolo dal vivo, in parte sostituito dal cinema e dalla televisione. Io ho lavorato molto in questi ultimi anni e ho constatato quanto sia fondamentale fare attenzione alla qualità dei prodotti cinematografici e televisivi, laddove per qualità si intende la cura di tutti gli aspetti della lavorazione. Negli ultimi decenni il pubblico è stato come narcotizzato da prodotti ‘spazzatura’, ma nello stesso tempo è ancora capace di accorgersi di quando il cinema ha davvero qualcosa di importante da comunicare, sotto tutti i punti di vista”.

Che sensazione le dà aver recitato in un film come “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino, in cui lei interpreta il ruolo di un personaggio scomodo, la signora Gentile, che ingurgita senza ritegno la “zizzona”, la supermozzarella di bufala campana, portandosela alla bocca con le mani? “Ho vissuto un’esperienza eccezionale a lavorare in questo film. Paolo Sorrentino mi ha dato molta libertà a livello espressivo per la costruzione del personaggio, la qual cosa mi ha divertito moltissimo. La signora Gentile è diventata un’icona del comportamento irriverente, senza condizionamenti, espressione di massima libertà personale, a tratti volgare, ma che ha sempre dato senso alle sue parole: chi di noi non avrebbe voluto essere lei almeno una volta nella vita per dire ciò che davvero pensa senza falsi pudori!?”.

Quarant’anni di professione. Tv, cinema, teatro, musical e cabaret. C’è un personaggio da lei interpretato cui si sente più legata? “Sicuramente la Maestra Oliviero de ‘L’amica geniale’ è il personaggio che mi ha dato moltissimo, a livello professionale e umano e anche una certa popolarità cui non ero abituata e non so se lo sarò mai. Il regista Saverio Costanzo ha dato uno spazio interpretativo molto profondo al personaggio e io non posso fare altro che ringraziarlo per questo: è un personaggio cui devo molto e che mi rimarrà nel cuore”.

È pronta Dora Romano a dare una mano alla mobilitazione popolare, nel malaugurato caso in cui il pericolo discarica dei rifiuti si faccia sempre più reale, sotto lo slogan “Nessuna discarica né qui e né altrove”? “Non so in che modo io possa aiutare la causa, ma certamente lo farò, anche perché le discariche dovrebbero essere state superate da decenni ormai, ma la volontà politica è sempre stata latitante, considerando anche il fatto che i rifiuti sono una fonte di enormi guadagni per la criminalità organizzata e opporsi a questo malaffare non è certo cosa facile…”.

Cosa direbbe la Maestra Oliviero ai tecnici e ai politici che stanno decretando la discarica a Magliano? “La Maestra Oliviero è vissuta in un’epoca in cui il problema dei rifiuti era pressoché irrilevante, quindi mi è difficile poterle attribuire una posizione. Sicuramente inviterebbe tutti a produrre meno prodotti inquinanti e a rispettare l’ambiente, perché è di quello che l’uomo si nutre e vive”.

Quale sarà il suo prossimo… punto di partenza della sua carriera? In che personaggio cinematografico la vedremo impegnata? “A maggio inizierà la lavorazione di un film che porta la firma della regista Catherine Hardwicke, già regista del film ‘Twilight’. Si girerà a Roma e dintorni e sarà una produzione italo-americana. Sono molto felice che Hardwicke mi abbia voluta nel cast. Ammiro molto i cineasti americani e il loro modo di lavorare. Alla fine di aprile invece uscirà una serie Amazon Prime in 10 puntate, ‘Bang Bang Baby’, in cui avrò un ruolo di coprotagonista e che abbiamo girato fra il 2020 e il 2021. Il mio personaggio sarà molto forte”.

Dove e in compagnia di chi aspetterà il responso della notte degli Oscar? “Sarò in compagnia di mio marito, nella nostra bella casa di Morlupo, e cercheremo di guardare la diretta televisiva, incrociando tutto l’incrociabile”.

E noi, anche. Incroceremo tutto l’incrociabile, proprio come lei. Perché Itaca, a volte, è sogno che si avvera.

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